Nel Midwest Regional saranno Kansas e Providence a sfidarsi settimana prossima in cerca di un posto all’Elite Eight. I Jayhawks incappano in una giornata storta dei propri leader, ma coach Bill Self pesca il jolly Remy Martin dalla panchina e basta per battere Creighton. I Friars, invece, mettono la freccia fin da subito e non si voltano più indietro. La magia di Richmond svanisce al secondo turno.
#1 Kansas – #9 Creighton 79-72
#4 Providence – #12 Richmond 79-51
Aggrappati a Remy Martin
Con i due migliori giocatori, Nembhard e Kalkbrenner, fuori per infortunio, Creighton ha dimostrato una certa resilienza nella partita contro Kansas. La sconfitta è arrivata soltanto all’ultimo minuto al termine di una partita in cui coach Greg McDermott ha dovuto adattare l’ala piccola Arthur Kaluma da centro. Proprio questa mossa ha fatto rimanere i Bluejays in partita, grazie alla splendida performance del freshmen (24 punti e 12 rimbalzi) che ha portato David McCormack a giocare lontano dall’area per diversi minuti, senza però riuscire a fare il passo decisivo. Percentuali da tre stratosferiche tenute per quasi tutta la partita (12/28 da tre, più del doppio delle triple messe nelle ultime due partite), ma è mancata l’esperienza per piazzare l’upset negli ultimi minuti, specialmente del freshmen Trey Alexander.
La verità è poi che Kansas l’ha vinta di forza. In una giornata no di metà quintetto (5-14 al tiro sia per Ochai Agbaji che per Jalen Wilson), Bill Self ha trovato in Remy Martin l’uomo chiave e l’ex Arizona State non ci ha messo troppo a prendersi la leadership dei Jayhawks. 20 punti 7 rimbalzi e 4 assist con un impatto importante nel primo tempo, quando Creighton non sembrava sbagliare mai dall’arco. Kansas ha anche dominato in area: non solo a rimbalzo (47-31 a favore dei campioni della Big 12), ma anche segnando da sotto, mostrando tutta la forza fisica avversaria. La strada di Kansas sembra una delle più facili tra i seed principali del tabellone, ma preoccupa la difficoltà di questa squadra a chiudere le partite.
Una valanga chiamata Providence
Come si può sopravvivere quando gli avversari tirano con il 50% da tre? Di certo non tirando con il 4.5% dalla lunga distanza, come fatto da Richmond ieri sera: 12/22 per Providence contro l’orrendo 1/22 di Jacob Gilyard e compagni che non hanno mai visto il canestro per tutta la serata. Una mattanza in piena regola con i Friars che ci hanno messo poco a smantellare l’aggressiva difesa degli Spiders. Cinque giocatori in doppia cifra, una valanga di triple da parte di Horchler, Minaya e Durham e una partita messa in cassaforte già nel primo tempo.
Richmond non è mai riuscita ad imbastire una rimonta. Jacob Gilyard e Tyler Burton inesistenti in campo, solo Nathan Cayo e il centro passatore Todd Golden hanno provato a tenere a galla gli Spiders senza troppo successo. La difesa dei campioni dell’Atlantic 10 è stata temibile solo all’esordio della March Madness, perchè contro Providence è tornata ai tristi standard raggiunti in stagione (9° difesa della conference). Settimana prossima, Providence si giocherà l’accesso all’Elite Eight che manca dal 1987, quando sulla panchina dei Friars si sedeva Rick Pitino.