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Kriisa e i protagonisti NCAA nelle nazionali Europee

Autore: Riccardo De Angelis
Data: 16 Set, 2022

Abbiamo già parlato di tutti i giocatori di college e high school impegnati nelle competizioni FIBA giovanili, ma che dire di quelli che già competono fra i grandi? Eccone cinque visti agli Europei e nelle Qualificazioni ai Mondiali che hanno la possibilità di affermarsi fra i protagonisti assoluti della prossima stagione NCAA. A partire da due titolari di Arizona, Kerr Kriisa e Pelle Larsson.

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Kerr Kriisa

Sfacciataggine da giovane, impatto da veterano: Kerr Kriisa ha chiuso il suo Europeo mettendo insieme 10.8 punti e 5.8 assist di media in 5 gare con l’Estonia e ha giocato la sua miglior partita contro la nostra Italia (e proprio sotto gli occhi d’uno dei suoi coach ad Arizona, Riccardo Fois). Nulla di nuovo sotto al sole per gli appassionati NCAA, ma vedere Kriisa brillare in questo modo in un contesto diverso e altamente competitivo rappresenta un’ulteriore e utile conferma delle qualità e del potenziale dell’estone.

Dal punto di vista realizzativo, la PG di Arizona ha brillato più che altro lontano dal canestro, ma le percentuali da tre (38.7%), il volume di conclusioni tentate dalla distanza (6.2) e la difficoltà di certi jumper realizzati dal palleggio sono stati notevoli. Ad ogni modo, il meglio si è visto come direttore d’orchestra: puntuale e preciso nel punire le attenzioni avversarie su di sé, rifornire i lunghi dai blocchi sulla palla e mantenere dinamico l’attacco con le sue abilità di creatore dal palleggio.

 

Pelle Larsson

Il dominio di Arizona al capitolo international è particolarmente evidente se si vuol buttare giù una lista dei returning players europei più quotati per il 2022-23: Ąžuolas Tubelis è una scelta obbligata per il primo posto, segue poi il già citato Kriisa e come terzo ci può stare benissimo Pelle Larsson. Premiato come miglior sesto uomo della Pac-12 nella stagione passata, le porte del quintetto titolare sono destinate ad aprirsi adesso per questa guardia svedese ben piazzata dal punto di vista fisico ed estremamente versatile sulle due metà campo.

Per lui niente Europei, ma in estate c’è stata occasione di debuttare con la nazionale maggiore e fare bella figura alle qualificazioni per i Mondiali 2023. 6.3 punti e 2.0 rimbalzi in 18.0 minuti non diranno granché di per sé, ma le avversarie erano tutte di primo piano (Finlandia, Slovenia, Germania, Israele) e la concretezza mostrata nell’upset sfiorato contro Luka Dončić e compagni è stata notevole, tanto da convincere il coach a tenerlo in campo nelle battute finali del match. Ha sbagliato la tripla del possibile pareggio negli ultimi secondi, ma quel tiro l’ha preso senza esitazioni e ciò avrà di certo fatto piacere a coach Tommy Lloyd, che da mesi non risparmia complimenti per lui ma sempre sottolineando di come gli piacerebbe vedere un Pelle più risoluto.

Miro Little

Tornando agli Europei 2022 e restando in ambito nordico, Miro Little si è dimostrato pedina utile per un’ottima Finlandia, chiudendo il suo Europeo con lampi di classe – specie in regia – al cospetto della Spagna: 6 punti e 6 assist in 14 minuti nell’uscita a testa alta dei suoi nei quarti di finale. Freschezza ed esplosività da giocatore top ma anche un feel per il gioco innato: è così che ad appena 18 anni di età ha dimostrato di non essere solo un prospetto ma già un giocatore d’impatto a certi livelli. Baylor lo aspetta per il 2023 e Sunrise Christian se lo coccolerà per un anno intero: forse è ora che gli scout americani inizino ad aprire gli occhi e a rendergli il credito dovuto. 247Sports lo ha appena fatto (salto enorme da numero 106 a 25) mentre ESPN e Rivals continuano a non includerlo nei propri ranking.

Jesse Edwards

Maurizio Buscaglia, ora ex coach dei Paesi Bassi, ha sempre coinvolto il più possibile i ragazzi d’oltreoceano: Quinten Post (Boston College), Rienk Mast e Malevy Leons (Bradley) hanno avuto minuti a disposizione in alcune amichevoli – soprattutto il primo dei tre – ma alla fine è stato Jesse Edwards (Syracuse) l’unico a strappare un posto nei 12 per l’Europeo e guadagnare spazi in crescita nel corso dell’estate. Bilancio triste quello dei suoi (0-5), ma il centro Orange ha avuto i suoi momenti e impressionato positivamente contro la Repubblica Ceca (12 punti e 9 rimbalzi in 20 minuti). Lungo, atletico, efficace come rollante e rim protector valido (3 stoppate in 12 minuti con la Polonia): dopo quanto mostrato in nazionale e con Cuse prima dell’infortunio, il senior può imporsi individualmente su livelli molto alti nella ACC.

Andrej Jakimovski

I suoi primi due anni di college sono stati un po’ alterni – complice anche qualche acciacco – ma nel complesso positivi: ora sembra davvero pronto al salto di qualità e capace d’imporsi fra i migliori del suo ruolo nella Pac-12. L’ala di Washington State è stato il giocatore NCAA più impressionante nella finestra di qualificazioni ai Mondiali d’inizio luglio (escludendo Rati Andronikashvili, che non tornerà a Creighton). Non è bastato alla Macedonia del Nord, ma i bottini individuali messi a segno contro Spagna e Ucraina sono stati notevoli: 14 punti, 6 rimbalzi, 2 assist coi primi e 17 punti, 9 rimbalzi, 2 assist, 2 stoppate coi secondi, mettendo in mostra una volta di più il suo mix di ottima taglia per il ruolo, capacità balistiche e playmaking.

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