Eccoci con la nuova puntata di un Super Mock Draft molto internazionale. Per la prima volta infatti il podio è composto da soli giocatori che competono oltreoceano: il numero uno è sempre Alex Sarr, seguito dalla nuova passione francese – Zaccharie Risacher – e dal serbo Nikola Topic. Non mancano però i giocatori del college che dovranno brillare al Torneo per poter risalire la china di questo Draft.
Chi sale
Dalton Knecht – Dopo Sheppard, ecco un’altra new entry dello scorso aggiornamento che si merita il posto tra i giocatori in ascesa. L’ala di Tennessee è una macchina da punti e da metà gennaio è sceso sotto i 20 solo tre volte (contro Kentucky, Alabama e Vanderbilt) e corrispondono anche alle partite in cui ha giocato meno di trenta minuti. Peraltro contro UK si è rifatto molto recentemente stampandone 40 a referto. Insomma, il suo arsenale offensivo è il biglietto da visita per il piano di sopra.
Jared McCain – Ad inizio anno era dato tra i possibili one-and-done, ma la stagione non è iniziata nei migliori modi e solo nelle ultime settimane sta dando riscontri positivi. Da dicembre in avanti sta tenendo una media del 41% da tre con più di sei tentativi per partita e questo sicuramente è l’aspetto principale del suo gioco, sebbene sia comunque un discreto decision maker e se la cavi anche a rimbalzo.
Reed Sheppard – Il duo composto con Robert Dillingham – anche lui in forte ascesa – ha creato più di qualche incubo agli avversari, ma è il figlio d’arte di Kentucky ad aver conquistato un posto perenne nella mente degli scout. Il merito è della partita da annali disputata contro Mississippi State: 32 punti, 7 assist, 5 rimbalzi, 2 rubate e anche 2 stoppate. Prestazione da all-around che gli vale la nona scelta.
Chi scende
Justin Edwards – Nelle ultime tre partite con Kentucky ha dato segnali di ripresa, ma di certo non bastano a sciacquare via quanto di pessimo fatto nei mesi precedenti. La partita contro Alabama dove ha ottenuto il 100% dal campo su 10 tiri sembrava quella della rinascita, poi è arrivato il passaggio a vuoto contro Mississippi State e i fantasmi sono tornati a fare capolino nella sua testa. È sicuramente un buon creatore di tiri, ma molto probabilmente un altro giro di valzer con i Wildcats potrebbe fargli bene.
Isaiah Collier – È passato dalla numero 1 nell’aggiornamento di dicembre a alla numero 10 e non tutte le colpe sono sue. USC ha dimostrato di non perfomare indipendentemente dalla sua presenza in campo e, anzi, dopo il rientro dall’infortunio al polso vive praticamente in lunetta facendo incetta di punti. Ad inizio stagione aveva un problemone con le palle perse, ma è migliorato, ed in attacco è anche abbastanza costante al tiro. Tuttavia non offre molte soluzioni lontano dalla palla e questo fa un po’ storcere il naso alle franchigie.
Donovan Clingan – Prima l’infortunio al piede in preseason, poi quello alla caviglia. La stagione del lungo di Connecticut non si può certo definire fortunata, ma quando è stato in campo si è fatto sentire e vedere da tutti. La sua presenza in area è condizionante per tutti in entrambi i lati del campo: in difesa è un ottimo rim protector e con piedi abbastanza rapidi per la stazza; in attacco sta dimostrando di saper smazzare assist oltre ad essere un naturale bloccante nel pick-and-roll.
Novità
Devin Carter – Lo scorso anno si presentava ad inizio Madness come uno dei cardini di Providence, ma in prospettiva come uno specialista difensivo o al massimo un two-way player. Dopo un’annata del genere tutto è cambiato. La produzione offensiva è schizzata alla stelle: oltre19 punti di media con un’incredibile 40.5% dall’arco a cui unisce un’ottima presenza a rimbalzo. Ora può avere tranquillamente lo status di 3&D e anche qualcosina in più.
Johnny Furphy – Si è fatto strada nel roster di Kansas fino a diventare uno di quei giocatori irrinunciabili per coach Bill Self. Lo abbiamo inserito nella nostra Top 10 dei freshman al Torneo dove vi preannunciavano la scalata nei mock draft ed ora eccoci qui con la posizione numero 18. Il punto forte è chiaramente il tiro da tre punti – viaggia con il 37.3% – con un buon atletismo e capacità di leggere il campo per essere sempre pronto allo scarico. Può far comodo alla rotazione di molte squadre.
Kyshawn George – Guardia nel corpo di un’ala in grado di creare per sé e per gli altri. In ACC ha dimostrato di saper muovere la retina con una certa costanza sia dalla distanza, sia in penetrazione seppur l’esplosività non sia uno dei suoi punti forti. È ancora un po’ leggerino e sicuramente va fatto un bel lavoro in palestra per mette su muscoli, ma il gioco potrebbe valere la candela.
Ulrich Chomche – C’è chi lo definisce il nuovo Joel Embiid e chi si limita a Serge Ibaka, quello che è sicuro è che Chomche ha attirato moltissime attenzioni su di sé. Durante il G League Showcase, dove hanno giocato alcune squadre della NBA Academy, il camerunense ha messo in mostra abilità da ottimo rim protector, indizi da buon passatore e ball handling e un bel range di tiro. Tutto ciò gli è valso la comparsa in molti mock draft, ma la parola finale spetterà al Nike Hoop Summit di Aprile: lì si capirà se è già materiale NBA o se un anno di college sia la soluzione migliore.
Terrence Shannon – Il ritorno ad Illinois due anni fa lo ha rivitalizzato ed ora è pronto per andare a giocare tra i grandi. L’esplosività fuori dal comune e un ball handling eccelso gli conferiscono l’abilità di bruciare il marcatore diretto sul primo passo ed essere devastante in campo aperto. C’è da lavorare sul tiro ancora zoppicante e soprattutto molto sarà legato all’udienza in cui verrà dibattuta l’accusa di stupro formulato lo scorso dicembre.
Jaylon Tyson – Tre college diversi in tre anni, ma a Cal sembra finalmente aver trovato il posto giusto per mettersi in mostra. Tyson è un’ala in grado di fare male in tantissimi modo in attacco: penetrazioni, jumper, floater è tutto pane della casa. Con la palla in mano è uno dei giocatori più decisivi dell’NCAA e sta viaggiando con medie di tutto rispetto, deve però migliorare off the ball.
NOTA BENE – Per comporre il nostro Super Mock Draft NBA, teniamo conto dei ranking pubblicati da oltre venti siti specializzati, facendo una media ponderata delle posizioni occupate che tiene conto anche dei vari gradi di affidabilità e competenza dei suddetti siti.
# | Giocatore | Ruolo | Età | Squadra |
---|---|---|---|---|
1 | Alex Sarr | C | 18.9 | Perth Wildcats - NBL |
2 | Zaccharie Risacher | SF | 18.9 | JL Bourg - LNB |
3 | Nikola Topic | PG | 18.6 | Mega Basket - ABA |
4 | Cody Williams | F | 19.3 | Colorado |
5 | Matas Buzelis | SF | 19.4 | Ignite Team - G League |
6 | Ron Holland | PF | 18.7 | Ignite Team - G League |
7 | Robert Dillingham | PG | 19.2 | Kentucky |
8 | Ja'Kobe Walter | SG | 19.5 | Baylor |
9 | Reed Sheppard | G | 19.7 | Kentucky |
10 | Isaiah Collier | G | 19.4 | USC |
11 | Stephon Castle | G | 19.4 | UConn |
12 | Tidjane Salaun | PF | 18.6 | Cholet Basketball - LNB |
13 | Kyle Filipowski | C | 20.4 | Duke |
14 | Dalton Knecht | G | 22.9 | Tennessee |
15 | Donovan Clingan | C | 20.0 | UConn |
16 | Yves Missi | C | 19.8 | Baylor |
17 | Tyler Smith | PF | 19.4 | Team Ignite - G League |
18 | Jonnhy Furphy | G | 19.2 | Kansas |
19 | Jared McCain | SG | 20.1 | Duke |
20 | Kevin McCullar | PG | 23 | Kansas |
21 | Ryan Dunn | G | 21.2 | Virginia |
22 | Devin Carter | G | 22.0 | Providence |
23 | Bobi Klintman | PF | 20.3 | Cairns Taipans - NBL |
24 | Kel'el Ware | C | 19.7 | Indiana |
25 | Kyshwan George | G | 20.2 | Miami |
26 | Ulrich Chomche | F | 18.2 | REG - NBA Academy Africa |
27 | Terrence Shannon | G | 23.6 | Illinois |
28 | Zach Edey | C | 21.8 | ArkansasPurdue |
29 | Jaylon Tyson | G | 21.3 | California |
30 | Justin Edwards | G | 18.9 | Kentucky |