La squadra
Il problema per Duke versione 2019-2020 è che dopo aver avuto in squadra due giocatori come Zion Williamson e RJ Barrett qualsiasi formazione scenda in campo rischia di sembrare più debole. Nella prossima stagione i Blue Devils saranno una squadra completamente diversa. Più profonda, un po’ più esperta, ma con meno talento e meno energia di quella magica dello scorso anno.
Tutto ruota attorno a Tre Jones, il sophomore che ha scelto di restare in Ncaa, che sarà il leader della squadra. Al suo fianco coach K schiererà il freshman Cassius Stanley, guardia a tutti gli effetti che è stato finora l’atleta che ha portato più energia in spogliatoio. Il vero incubo difensivo, almeno sulla palla, Duke lo porterà però quando a fianco di Jones scenderà il junior Jordan Goldwire, per cui si prospetta un’ottima stagione.
In ala piccola/forte Duke ruoterà sostanzialmente tre giocatori ossia i freshmen Wendell Moore e Matthew Hurt e il senior Jack White mentre tra i lunghi il titolare sarà l’attesissimo prospetto Nba Vernon Carey e il cambio il solido senior Javin DeLaurier. Il tallone d’achille dei Blue Devils sarà probabilmente il tiro da fuori, con i migliori tiratori che sulla carta dovrebbero essere le due ali forti (Hurt e White).
Starting Five
PG – Tre Jones – So, 2000, 190 cm
SG – Cassius Stanley – Fr, 1999, 198 cm
SF – Wendell Moore – Fr, 2001, 198 cm
SF/PF – Jack White – Sr, 1997, 200 cm
C – Vernon Carey Jr.– Fr, 2001, 208 cm
Giocatori in evidenza
Nonostante non fosse il prospetto più quotato a livello di HS, Wendell Moore ha pian piano convinto gli scout grazie al suo atletismo e alla sua versatilità. Se dimostrasse solidità al tiro potrebbe essere il giocatore di Duke scelto più in alto. Altro giocatore da Draft è Tre Jones, che difensivamente sarebbe già tra i migliori della Nba ma anche lui manca al momento di un tiro affidabile per poter diventare una scelta più alta. Il tiro sembra essere invece la skill che fa di Matthew Hurt un buon prospetto, potenzialmente da primo giro, mentre Vernon Carey, che sembrava dover essere la stella da guardare in ottica Nba, dovrà dimostrare solidità difensiva (è incline si falli), e fugare gli scettici in merito al suo atletismo.
Curiosità
Fatta eccezione per il 1998, la Duke versione 2018-2019 è stata l’unica ad avere un miglior rating difensivo che offensivo. Un trend che sembra potersi ripetere anche quest’anno. In parte questo è dovuto ad un’altra singolarità: in 19 delle ultime 20 stagioni i Blue Devils sono stati nella top 100 delle squadre per percentuale da 3 punti, spesso nelle prime 50, mentre l’anno scorso (e il timore è che la squadra si ripeta quest’anno) Duke ha finito al 327° posto.
Partite da seguire nel 2019
5 novembre Duke vs Kansas
3 dicembre Duke @ Michigan State
6 dicembre Duke @ Virginia Tech (ACC)