Marquette è 21a nella AP Poll. St. John’s si gode un gran Shamorie Ponds e fa il suo primo ingresso occupando la 24a posizione. Per numero di voti, Villanova è la prima fra le escluse dalla Top 25. La Big East è in salita? Forse, ma l’equilibrio è apparso estremo in queste prime due settimane, tant’è che i Wildcats risultano gli unici imbattuti pur essendo fra quelli che hanno brillato di meno. L’impressione – fortissima – è che assisteremo a tante sorprese e colpi di scena da qui a marzo.
Villanova balbetta ma vince
Gli anni passano, i giocatori cambiano ma per Providence ci sono due costanti: il loro campo è complicato e la loro difesa è, nel peggiore dei casi, fastidiosa. Lo sa bene Villanova, la quale è riuscita a battere i Friars rischiando molto in una partita a due facce: +18 all’intervallo e poi nessun canestro segnato per circa sette minuti e mezzo nella seconda metà della ripresa (e Jay Wright ringrazia Phil Booth coi suoi 23 punti di cui 5 fondamentali nel finale). I Wildcats l’hanno spuntata per 65-59 ma, anche alla luce del difficile successo con DePaul, c’è da chiedersi se potranno tenere testa a St. John’s nel big match di questa settimana.
Ponds regna, St. John’s fa paura
Luca Virgilio ce lo aveva detto: i Johnnies dovevano ancora mostrare il loro volto migliore. Beffata sulla sirena da Seton Hall – con tanto di sviste arbitrali pesanti – la squadra del Queens si è rifatta con gli interessi annichilendo Marquette (89-69) e battendo Georgetown a domicilio (97-94 dopo un overtime), cosa che non le riusciva da ben 16 anni. Ora che la truppa di Chris Mullin è al completo (Sedee Keita è appena rientrato dal suo infortunio), St. John’s può davvero sognare in grande.
Protagonista assoluto dei due match è stato Shamorie Ponds – e chi, altrimenti? – premiato come giocatore delle settimana non solo nella conference ma anche da Andy Katz per conto della NCAA. Autore di 26 punti e 5 assist coi Golden Eagles e un 37+6 con gli Hoyas, Ponds ha messo insieme un 10/17 dalla linea dei tre punti nelle due sfide e ora viaggia a quota 40.5% in stagione. Sì, proprio lui che l’anno scorso si attestava appena sul 25.3%. Spaziale.
Baldwin al top, Butler non sbaglia nulla
Persa la gara d’esordio contro Georgetown, Butler ha fatto un figurone in quella successiva battendo d’autorità (per 84-69) una Creighton ridotta all’impotenza e che ha avuto in Martin Krampelj l’unica vera nota lieta (16 punti per lo sloveno dopo averne segnati altrettanti in casa di Providence). Bravi i Bulldogs a fare la partita sin dalla palla a due e a costringere la 5a miglior squadra della nazione nel tiro da tre a un misero 7/27 (Oklahoma era stata l’unica capace di tenere i Bluejays ben sotto il 30%).
Tanti meriti vanno sia a coach LaVall Jordan e alla squadra in generale, ma è impossibile non sottolineare la prestazione devastante di Kamar Baldwin. Dopo un inizio promettente, il leader di Butler aveva lasciato a desiderare in molte occasioni ma con Creighton ha rasentato la perfezione su entrambi i lati del campo. Per il junior, 28 punti (11/18 dal campo, 3/4 ai liberi), 5 rimbalzi e 7 assist brillando per varietà di soluzioni e maturità nelle letture.