La squadra
Virginia Tech ha raggiunto quello che ci si aspettava ad inizio stagione, ovvero andare al Torneo Ncaa. Nonostante un inizio balbettante nella regular season di conference gli Hokies hanno colto delle importanti vittorie, la più preziosa certamente quella in cui hanno espugnato il parquet di Virginia costringendola alla prima e unica sconfitta in ACC. Coach Buzz Williams preferisce far giocare la sua squadra su ritmi molto sostenuti, sfruttando i tanti esterni con punti nelle mani tra i quali spicca il trascinatore Justin Robinson. Unico lungo da poter schierare è Kerry Blackshear (ve ne abbiamo parlato qui), che in piena filosofia del tecnico non disdegna stazionare anche sul perimetro. Squadra discretamente lunga con 5 uomini in doppia cifra per punti e 8 in doppia cifra per minuti, è prima in conference per percentuale dal campo (49.8%) e seconda per quella da 3 (38.5). Incredibile non sia stata inserita neppure una volta nell’AP Top25 quest’anno.

Il play junior Justin Robinson in azione
Il giocatore chiave
Virginia Tech non può fare a meno di Justin Robinson, play junior che guida la squadra in punti (13.8), assist (5.6) e recuperi (1.2). Il momento migliore degli Hokies è coinciso proprio con il suo salto di qualità, che l’ha portato a realizzare il massimo in carriera di 32 punti contro NC State. Fisico 190 cm x 86 kg, è un giocatore che abbina qualità da metronomo a quelle da lottatore.
Prospetti
L’unico senior degno di nota ma in ottica Europa è Justin Bibbs, guardia tosta e tiratrice ottavo per percentuale dal campo (48.7%) e 13esimo per percentuale da 3 (39.1%) in ACC. Poi grande attenzione la suscita il freshman canadese Nickeil Alexander-Walker, inserito nella top-100 di Espn dei giocatori Nba-ready che potrebbe anche decidere di rimanere un altro anno. Ha una struttura fisica importante (196 cm x 95 kg) che lo rendono un ottimo difensore. In attacco sa sia tirare che trattare la palla, ma appare ancora troppo incostante.
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