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West Virginia sfida le grandi della Big 12

Autore: Stefano Fontana
Data: 9 Feb, 2020

Occhi puntati sulla Big 12 per questa settimana di NCAA: West Virginia, terza forza, affronterà nel giro di tre giorni Kansas e Baylor. Una vera prova del nove, per capire se i Mountaineers possono sedersi al tavolo dei più grandi. Test importante anche per Florida State, che metterà il suo attacco scoppiettante davanti a Duke. Michigan State vuole interrompere il momento nero ospitando Maryland, mentre Penn State e Purdue potrebbero regalare una partita sorprendente.

Florida State-Duke, 10/02

Il lunedì è sempre il giorno peggiore da affrontare, ma alla sera potreste trovare un regalo pronto: la sfida al vertice della ACC promette scintille. Da un lato, i Seminoles di coach Hamilton stanno andando decisamente oltre le previsioni per questa stagione: una sola sconfitta nelle ultime tredici, grazie a una pallacanestro corale giocata a ritmi sostenuti. Un esempio è la recente partita contro Miami, in cui Florida State è riuscita a segnare 99 punti (subendone 81), mandando cinque giocatori in doppia cifra.
Duke, però, rimane una delle corazzate di questa stagione: nonostante i problemi affrontati e un paio di upset subiti, nelle ultime settimane i Blue Devils hanno cavalcato la brillantezza del freshman Vernon Carey (autore di tre doppie doppie a cavallo tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio) per risalire sia in Top25, dove occupano la settima posizione, che nella classifica di Conference, dove condividono il secondo posto proprio con FSU.
Sarà un test importante per capire le ambizioni dei Seminoles verso la post-season.

Penn State-Purdue, 11/02

I Nittany Lions vanno a mille, e nonostante non siano la squadra più blasonata sono riusciti ad approfittare dei problemi delle concorrenti in Big Ten per conquistare il secondo posto. Le sei vittorie consecutive (tra le altre contro Ohio State, Michigan e MSU) parlano chiaro: non si possono più ignorare le prestazioni di Lamar Stevens e compagni. A provare a frenare la loro corsa ci sarà Purdue, che dopo un buon inizio di stagione ha alternato ottime prestazioni a brutte sconfitte: ai Boilermakers manca continuità, e per non rischiare di rimanere fuori dalla Big Dance ci sarà bisogno di successi in questo ultimo stralcio di stagione regolare.

Kansas-West Virginia, 12/02

Per AP è la terza forza della nazione, ma secondo Ken Pomeroy, è addirittura la prima: Kansas fa paura a tutti, grazie a una difesa letale che solo due volte questa stagione ha concesso più di 70 punti agli avversari. La striscia aperta di risultati positivi è arrivata a 7, e dura quasi da un mese, nel mezzo del quale, per non farsi mancare nulla, ci è scappata anche una mega-rissa nel derby contro Kansas State.
Appena dietro in classifica c’è la sorpresa West Virginia, altra difesa solidissima, che però ha evidenziato diverse crepe nell’ultimo periodo: per esempio nella sconfitta 69-59 contro Oklahoma. Derek Culver è il leader di una squadra da 18-5 in stagione (6-4 in conference), ma data la classifica cortissima serve una serie di vittorie per non rischiare di venire risucchiati nell’anonimato della zona centrale. Chissà che non possa iniziare proprio dal colpaccio contro il team guidato da Devon Dotson. Sicuramente non sarà una partita ad alto punteggio, ma altrettanto sicuramente sarà una sfida tra grandi sistemi e grandi allenatori.

West Virginia-Baylor, 15/02

Anche dovessero riuscire nell’impresa tra le mura amiche, i Mountaineers dovrebbero ripetersi dopo appena tre giorni, e su un campo decisamente più difficile. L’ultima (nonché la prima) sconfitta di Baylor risale alla seconda partita della stagione, contro Washington a novembre. Da allora, i Bears hanno cannibalizzato la Big12, che guidano da imbattuti con un record di 10-0. Febbraio è stato sinora il mese di MaCio Teague, che ha guidato l’attacco di coach Scott Drew. Per la guardia 58 punti in tre partite e il 52% dall’arco su 21 conclusioni tentate: un vero cecchino, che West Virginia dovrà trovare il modo di limitare.

Maryland-Michigan State, 15/02

Per Michigan State è un momentaccio: gli Spartans hanno perso tre partite consecutive. Tre sfide dure, combattute, ma in cui a MSU è sempre mancato lo strappo decisivo, nonostante un Cassius Winston da 23 punti di media. Da qui a fine anno, però, i ragazzi di Tom Izzo affronteranno praticamente solo big match: dopo Illinois, in settimana, nel weekend sarà il turno di Maryland. A East Lansing, i Terrapins arriveranno verosimilmente con la testa della Big Ten in pugno: sei vittorie consecutive, un record di 9-3 e una leadership da cementare in vista della March Madness.

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