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Caitlin Clark, la leader carismatica di Iowa

Caitlin_Clark
Autore: Isabella Agostinelli
Data: 24 Ago, 2021

È la prima per punti realizzati, assist serviti e percentuali da tre della D1 femminile. Ha appena vinto il titolo di MVP con la nazionale U19 ed è già corteggiatissima per nuove sponsorizzazioni. Al suo primo anno al college, Caitlin Clark è stata la leader indiscussa di Iowa e la più grande rivale di Paige Bueckers. Dopo aver portato le Hawkeyes fino alle Sweet 16, ora è pronta per tornare in campo e finire il lavoro: raggiungere le Final Four. Come? A suon di canestri da distanze siderali. Conosciamo meglio questa stella della NCAA.

Una chiamata inaspettata

Quando ha ricevuto la sua prima offerta da un college, Caitlin Clark doveva ancora giocare la sua prima partita di high school con la maglia della Dowling Catholic’s .

All’epoca si allenava già con il programma AAU All Iowa Attack, prendendo parte sia alla U15, U16 e U17. Ovunque era la più piccola, ma se la giocava alla pari con ragazze che da lì a poco sarebbero diventate giocatrici di D1.

Il telefono di coach Kristin Mayer ha suonato in una calda giornata d’agosto e al di là della cornetta c’era l’assistant coach di Texas, George Washington, che voleva qualche informazione sulla nuova arrivata. “Era la prima volta che parlavo con un coach della Division I; e non mi era mai capitato di dover discutere di una giocatrice che non aveva di fatto ancora giocato nessuna partita ufficiale. Ma in quel momento ho capito che Caitlin poteva avere un futuro stellare” .

Così è stato.

Vicino a casa… ma non troppo

Già al suo anno da sophomore era nella Top 10 della sua classe di reclutamento. La famiglia e la sua allenatrice fanno di tutto per gestire le tante richieste provenienti dalle high-major: “Non volevamo caricarla con un fardello simile e abbiamo cercato di aiutarla a prendere una decisione facendole vedere cosa significasse vivere in uno stato piuttosto che un altro”, spiega il padre Brent.

Così la famiglia Clark visita in lungo e in largo gli States fino a quando Caitlin mette insieme la sua Top 3 List: Iowa, Iowa State e Notre Dame. A spuntarla, poco prima del suo ultimo anno in high school, è Iowa.

Volevo rimanere vicino a casa” ammette “ma Iowa State era davvero troppo vicina” dice sogghignando ai suoi genitori.

Qualcosa di speciale

Ma non si tratta solo di vicinanza a casa: “a Iowa avrei avuto la possibilità di avere un impatto su questa squadra sin da subito occupando il posto lasciato libero da Katheelen Doyle (ora nella WNBA, ndr) e guadagnarmi il mio spazio in squadra”. Non a caso, Caitlin sceglie proprio il numero 22, quello di Doyle. “Volevo andare in un programma dove avrei avuto la possibilità di fare qualcosa di speciale mai fatto prima: riportare Iowa alle Final Four”. Le Hawkeyes non raggiungono infatti la fase finale del Torneo dal lontano 1993.

Una ragazza in missione, non c’è che dire. Ma non si tratta di un caso isolato. Negli ultimi anni abbiamo visto come numerose top recruit preferiscano scegliere programmi meno blasonati. Un esempio su tutti? Sabrina Ionescu che ha trasformato Oregon in una contender per il Titolo. Ed è proprio grazie a giocatrici di questo genere che il campionato femminile è diventato molto più interessante con un numero sempre maggiore di squadre a lottare per lo scettro.

Fiducia nei propri mezzi

Caitlin arriva a Iowa City dopo essersi guadagnata il premio come Iowa Miss Basketball ed essere inserita nella McDonald’s All-American Team. Il suo debutto alla Carver-Hawkeye Arena contro Northern Iowa del 25 novembre la vede già subito protagonista con una performance da 27 punti che regala la prima vittoria alla sua squadra.

Poi nel match più sentito della stagione regolare, il Cy-Hawk Matchup contro Iowa State, entra dalla panchina e sfoggia tutta la sua clutchness. Con appena 22 secondi sul cronometro, Iowa è sotto 80-79. Palla a Caitlin, step back dalla linea da tre e un tiro che trova solo la retina. Senza contare il fatto che era la sola quarta partita al college per lei.

Se ti vuoi prendere quel tipo di tiri, è meglio che tu abbia fiducia nei tuoi mezzi” spiega “è quello che mi ripeto ogni volta. E francamente, adoro prendermeli”. Ed è proprio la sicurezza a rendere Clark la giocatrice che è: “è stata sempre parte di me, sin da quando giocavo nei campetti contro i ragazzi e dovevo tenergli testa”.

From the logo

L’inizio stagione per le Hawkeyes non è tuttavia dei più semplici. Anche se la loro stella continua a mantenere una media superiore ai 26 punti a partita, Iowa è poco incisiva e ad una vittoria segue spesso una sconfitta. “Era frustrante” sentenzia.

Qualcosa cambia però dopo il match contro Indiana, perso per 85-72 in casa. “È come se fosse scattato un interruttore. Ho capito che prendevo troppi tiri di scarsa qualità e ciò implicava molti, troppi errori. Quando sono ritornata in campo contro Nebraska, ho giocato la mia miglior partita fino a quel momento (39 punti, 10 rimbalzi, 7 assist)”.

Partita che decreta anche il marchio di fabbrica della giovane point guard: il tiro da tre da distanze siderali. Con i piedi ben piantati sulla logo centrale della Pinnacle Bank Arena di Lincoln, Caitlin mette quello che di fatto chiude la partita.

Punti, assist e rimbalzi: il pacchetto completo

Sembra che nessuna distanza sia troppa per lei. Ma Clark non è solo una tiratrice da tre. Le sue qualità si estendono anche al mid range e a tiri vicino al ferro. Senza dimenticare il suo ruolo all’interno della squadra: sa sistemare al meglio le sue compagne in campo e distribuisce con grande intelligenza tattica i palloni.

In poco tempo, il duo Clark-Cinzano è diventato una coppia d’attacco tra le più efficaci della D1 femminile (70% di FG%).

Non è quindi un caso se l’attacco delle Hawkeye sia il migliore della D1 per punti Field Goal (51.33) e nei tiri da tre (40.76).

Bueckers vs Clark: the freshman clash

Nonostante il sesto posto nella regular season (18-9), Iowa arriva così a giocarsi la finale della Big Ten Tournament e si spinge fino alle Sweet 16 del Torneo dove ad attenderla c’è UConn.

L’interesse per la partita è alle stelle. Non solo perché nessuno si aspettava di vedere le Hawkeyes arrivare fino a lì. No. L’attesa maggiore è infatti per il duello tra Paige Bueckers e Caitlin Clark, rispettivamente numero 1 e numero 4 della recruiting class del 2020.

Caitlin Clark vs Paige Bueckers

Caitlin Clark vs Paige Bueckers

Per tutta la stagione, le due si sono condivise lodi e premi (tra cui il WBCA Co-Freshman of the Year). Entrambe leader carismatiche e con quello “swag” che sa conquistare i fan; tutte e due nella top 30 delle miglior realizzatrici, le uniche due freshman con Clark in prima posizione (26.6) e Bueckers in 29esima (20.0); ambedue point guard e fulcro del gioco delle proprie compagne (con 214 e 168 assist sono rispettivamente prima e quinta).

Non c’è dubbio che la loro “rivalità” sia una di quelle destinate a durare nel tempo. Anche se in realtà le due sono amiche (come ci tengono a sottolineare) e hanno giocato in nazionale U16 e U19 insieme vincendo l’oro.

La pressione per il match è però tanta e il primo tempo non è brillante per nessuna delle due. Nel primo quarto, Caitlin addirittura contribuisce con solo due tiri, anche se uno di questi è la tripla che porta le Hawkeyes a – 5. E nulla servono i 21 punti totali. UConn chiude con il punteggio di 92 a 72.

Il sipario sulla prima stagione al college si chiude così con un rammarico per la nativa di Des Moines. “Siamo scese in campo credendo di vincere, e abbiamo risposto ad ogni loro tiro” commenta nel post partita “peccato per quel crollo negli ultimi 5 minuti di gara che hanno un po’ falsato il risultato: in realtà è stato un match molto tirato”.

Caitlin Clark U19

Caitlin Clark con la nazionale U19

Un futuro di sfide

Pochi mesi dopo, la giovane stella torna a sorridere. Con Bueckers ferma per un’operazione alla caviglia, Clark è la stella della nazionale U19, quella con maggiore esperienza e con già due ori al collo. Nei mondiali FIBA, le americane dominano in lungo e in largo il torneo e grazie alla vittoria per 82 a 72 sull’Australia arriva per la sophomore di Iowa anche il terzo sigillo insieme al premio come MVP.

E se era sotto i riflettori già prima, ora lo è anche di più. Soprattutto viste le nuove possibilità aperte dal NIL. Caitlin, proprio come Paige, ha ricevuto numerose offerte e nel suo profilo Twitter è apparso un indirizzo email da contattare per “buisness inquires”  “Ho ricevuto già email e messaggi, ma non ho nessuna fretta di firmare per qualche azienda. Sicuramente ci saranno delle buone possibilità ma al momento ho un’altra priorità: portare Iowa alle Final Four. Il resto può aspettare”.

Dopo Luka Garza, Iowa ha trovato la sua nuova leader.

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