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Il campionato di basket dell’Ncaa

come funziona campionato ncaa
Autore: Raffaele Fante
Data: 17 Ott, 2019

La Ncaa (National Collegiate Athletic Association) è un’associazione sportiva dilettantistica che gestisce atleti/studenti e le sue regole si intrecciano con quelle del mondo scolastico universitario. È l’organizzazione sportiva più grande del mondo che comprende, solo nella Division I di basket, oltre 5.000 giocatori divisi in 353 squadre divise in 32 conference, il tutto compresso in una stagione di soli 5 mesi, dall’inizio di novembre all’inizio di aprile. Ecco perché è unica ed ecco perché è anche complicata.

Vediamo come funziona la stagione del college basket.

La struttura

La Ncaa divide i 1.117 college che partecipano ai suoi tornei in 3 division. La Division I (D-I) conta 353 atenei nel basket maschile ed è quella più importante. In D-II e D-III il livello cestistico scende. Non esiste un meccanismo di promozione o retrocessione per passare da una division all’altra, ma il college che vuole cambiarla deve presentare una domanda ed essere in possesso di specifici requisiti sportivi e accademici.

Le 353 squadre della Division I sono divise in 32 conference, ognuna delle quali ha una regular season e un torneo finale a eliminazione diretta. Chi vince il torneo finale ha automaticamente diritto a un posto nel tabellone del Torneo Ncaa.

College basketball conference ncaa

College basketball conferences Ncaa

Il calendario

Si inizia a giocare nei primi 10 giorni di novembre e si arriva fino ai primi giorni di aprile con la finale della March Madness. La stagione si divide in due parti, regular season e post season.

La regular season a sua volta ha due fasi diverse: la non conference schedule (generalmente da novembre alla fine di dicembre/inizio di gennaio), due mesi in cui le squadre organizzano un loro calendario e si scelgono di fatto le avversarie, e la conference schedule, che vede le squadre della stessa conference incontrarsi tutte almeno una volta tra loro e che finisce solitamente all’inizio di marzo.

Anche la post season si divide in due parti: subito dopo il termine della regular season, si gioca il torneo di conference con tabellone a eliminazione diretta. Poi, nella seconda metà di marzo, inizia la March Madness con 68 squadre sempre in un torneo a eliminazione diretta che decreta il campione Ncaa.

Le altre squadre o si fermano o partecipano ad altri tornei di post season. Il più importante è il Nit (sempre gestito dalla Ncaa con 32 squadre) ma ci sono anche altri due tornei minori, organizzati a invito: il College Basketball Invitational (CBI) e il CollegeInsider.com Postseason Tournament (CIT).

Il ranking

Come si fa a creare una classifica tenendo conto dei risultati di 353 squadre che giocano 5700 partite? È impossibile e infatti non esiste. Nel college basket esiste una vera e propria graduatoria matematica solo all’interno delle conference, con il record vinte perse che stabilisce il vincitore della regular season e i seed (o teste di serie) per il torneo appunto di conference.

Esistono però dei ranking che valutano le squadre fino all’inizio della March Madness. L’Ap, la più importante agenzia di stampa del mondo, pubblica ogni lunedì una Top 25 stilata in maniera soggettiva da 65 giornalisti di varie testate. Un altro ranking molto seguito è l’Usa Today Coaches’ Poll, anche questo soggettivo, ma compilato settimanalmente da un gruppo di allenatori in rappresentanza delle 32 conference.

Top 25 ncaa

Top 25 ncaa

Entrambi questi ranking non hanno alcun valore ufficiale per il Selection Committee, l’organo che sceglie chi convocare alla March Madness in maniera indipendente, utilizzando, tra gli altri criteri, anche il NET (NCAA’s Evaluation Tool). Si tratta di un algoritmo che valuta sostanzialmente il valore della squadra in base alla SOS, acronimo di Strenght Of Schedule, cioè la qualità degli avversari affrontati durante la regular season e quindi la difficoltà media che una squadra ha dovuto affrontare nel corso della sua stagione.

Non solo Ncaa

La Ncaa è l’organizzazione più importante che gestisce lo sport collegiale, ma non è l’unica.

La NAIA (National Association of Intercollegiate Athletics) è l’associazione che raggruppa college più piccoli e meno importanti rispetto a quelli della Ncaa e il suo è il torneo di basket più antico degli Stati Uniti, visto che la prima edizione è stato organizzata nel 1937 addirittura da James Naismith. Attualmente conta circa 240 squadre divise in due Division e sono ammessi anche atenei non americani.

La NJCAA (National Junior College Athletic Association) è l’associazione che raggruppa oltre 500 junior college (o JUCO) divisi in tre Division. Nei JUCO, o community college, ci si diploma con una laurea breve dopo due anni, e spesso i giocatori migliori vengono reclutati dalle università della Ncaa per continuare a giocare – e completare il corso di studi – nei due anni successivi.

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