Se Ohio State avesse giocato in un’altra conference sarebbe stata una squadra da Top 5 della nazione. Non che si possa lamentare visto che è la n. 9 del ranking, il punto è che in Big Ten davanti a lei ci sono corazzate come Illinois, Michigan o Iowa e vincere non è stato semplice. La squadra, come abbiamo approfondito anche in stagione, ha un buon mix tra talento, versatilità ed esperienza.
Il punto debole è che non c’è un vero centro spazza-tabelloni a difesa del canestro o che possa portare costante pericolosità in area in fase offensiva. In compenso la stagione di EJ Liddell, un lungo-non-lungo di 2 metri, è stata pazzesca. Il ragazzo dell’Illinois è riuscito a fare della sua versatilità un’arma letale: forte in post basso contro guardie e ali, ma mobile e pericoloso dall’arco contro i lunghi avversari.
La squadra ha una spiccata vocazione offensiva ed è quarta per Adj Offense dietro a Gonzaga, Iowa e Baylor, anche se l’attacco dei Buckeyes è diverso da quello degli altri top team e punta a far circolare la palla fino a mettere i suoi giocatori nelle migliori condizioni per un 1vs1 (la squadra gioca il 24% dei possessi in situazioni di “spot up”). In compenso però morde poco in difesa, dove fa fatica a essere aggressiva e si limita a sfruttare il fatto di avere un quintetto di giocatori che possono cambiare su ogni posizione (l’altezza media è di 1,96) che quindi limitano i vantaggi degli avversari.
Attenzione però, perché a tratti, quando la difesa è stata un filo più incisiva, Ohio State ha giocato come una squadra da Final Four. La rotazione prevede anche il mini playmaker CJ Walker, il centro Zed Key (l’atleta più stazzato della squadra) e l’utilizzo di due giocatori versatili come il junior Musa Jallow e il senior Seth Towns. Ma a parte Walker nessuno degli ultimi tre fa mai molti minuti in campo, per una rotazione che quindi sostanzialmente si riduce a 6 uomini.
Quintetto
G – Duane Washington
15.3 PTS, 2.8 REB, 2.9 AST
G/F – Justin Ahrens
6.4 PTS, 1.4 REB, 1.5 AST
G/F – Justice Sueing
10.5 PTS, 5.5 REB, 1 STL
PF – EJ Liddell
16 PTS, 6.5 REB, 1.1 BLK
PF – Kyle Young
8.2 PTS, 5.6 REB, 1.2 AST
Giocatori chiave
- EJ LIDDELL – So. – SF/PF – 201 cm, 108 kg
Nei minuti finali delle partite non sbaglia quasi mai ed è chiaramente il miglior giocatore di Ohio State. Per chi segue il basket europeo potrebbe ricordare Kyle Hines, anche se è dotato di molto più tiro (36.1% da tre). Un tiro che peraltro spesso sfrutta in situazioni di pick & pop. Diabolico nel guadagnare falli (3° di tutta la Big Ten) e concreto nel convertirli in punti (73.8% dalla lunetta), molti lo hanno considerato uno dei giocatori più migliorati dalla scorsa stagione. Di fatto è uno dei motivi, se non IL motivo per cui Ohio State è oggi una delle squadre top della nazione.
- DUANE WASHINGTON – Jr. – G – 190 cm, 95 kg
Il secondo miglior marcatore della squadra, il secondo miglior tiratore da 3 dopo Ahrens, è il giocatore cui la squadra più spesso si affida a giochi rotti. Più della metà delle sue conclusioni vengono dall’arco, e la parte restante la divide tra jumper e penetrazioni, il che ne fa un giocatore non battezzabile ma allo stesso tempo pericolosissimo sui closeout. E’ anche quello con più creatività del roster.
- JUSTICE SUEING – Jr. – F – 201 cm, 97 kg
Il tuttofare versatile della squadra. Un innesto che arriva da California che grazie al mix tra altezza e mobilità è quello più incisivo nel mix tra attacco e difesa. Micidiale in campo aperto (ma tutti i Buckeyes sono temibili in transizione) è il giocatore che coach Chris Holtmann ha usato di più in stagione (769 minuti in campo) e quello che insieme a Washington gestisce i palloni che scottano nei minuti decisivi.