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March Madness, ecco i nostri pronostici (non sbagliamo mai)

Autore: Paolo Mutarelli
Data: 21 Mar, 2024

Pronti? La follia di marzo sta per iniziare: oggi alle 17:15 la prima palla a due della March Madness (QUI LA GUIDA) con Mississippi State e Michigan State a sfidarsi e da lì tre settimane di basket, upset e sorprese come ogni anno allo scoccare della primavera. La redazione di BasketballNcaa.com si è riunita per sfidarsi a suon di pronostici.

 

Final Four e vincitrice

Manuel Follis: L’unico Regional in cui mi aspetto sorprese è il West, dove potrebbe davvero capitare di tutto e penso che alla fine potrebbe prevalere Arizona, che nonostante una stagione leggermente sotto tono ha tutto per poter arrivare alla Final Four. Ho provato a scervellarmi per capire se qualche squadra abbia le caratteristiche per impensierire UConn, ma la prevedo dritta sparata alla Final Four. Nel Midwest penso che saranno Purdue e Tennessee a giocarsi l’accesso a Glendale (rematch dopo quello del 21 novembre) ma alla fine vado con i Volunteers. Ultima finalista Houston, il cui attacco non deve incepparsi, ma che coach Sampson sa come motivare.

Raffaele Fante: Saranno delle Final Four molto più tradizionali rispetto all’anno scorso, e quindi non prevedo ci saranno mid-major come San Diego State o Florida Atlantic nell’arena di Glendale. Siamo in Arizona, ed è una grande occasione per i Wildcats di giocare davanti al pubblico di casa, oltre al fatto che hanno un Region abbordabile. Dico Arizona quindi, con le due certezze di questa stagione e cioè Purdue, che non può sbagliare per la quarta volta di fila, e UConn. La sorpresa sarà Kentucky che ha troppo talento per sprecarlo tutto un’altra volta ma in finale dovrà arrendersi alla squadra più forte della Division I: UConn sarà ancora campione.

Riccardo De Angelis: Io invece intravedo la possibilità di un repeat sia in quanto a temi (due mid-major e due squadre dalle Power Conference alle Final Four) che in quanto a vincitrice finale. Saint Mary’s (mai come stavolta questo è il loro anno) e Utah State (la migliore in una MWC da record) per una cavalcata storica ma interrotta dalle grandi in semifinale, con UConn che impone il suo attacco d’élite e porta a casa un altro back-to-back vincendo contro Houston. Ero un po’ tentato di puntare su Tennessee anziché sugli Aggies nel Midwest Region, ma penso che una giornata non brillante di Dalton Knecht capiterà prima o poi e li punirà.

Paolo Mutarelli: Provo ad osare e non metto UConn alle Final Four. Un po’ per Madness, un po’ per alternanza di vincitori. Quindi vado con Auburn e le guardie nane che portano Bruce Pearl alla seconda Final Four della carriera. Una numero 1 ci deve essere e vado su Houston. Poi Tennessee e Arizona hanno in Dalton Knecht e Caleb Love i giocatori in grado di vincere da soli le partite. Per Coach Rick Barnes è davvero ora o mai più e quindi punto tutto su Tennessee campione.

 

Possibili delusioni

MF: Le numero uno più fragili credo siano Purdue (che ha anche Braden Smith acciaccato) e North Carolina, squadra che potrebbe perdere contro chiunque già dal secondo turno. Tra le teste di serie numero 2 la più a rischio è Marquette, i cui equilibri sono molto fragili e che rischia spesso di andare fuori rotta. Le numero 3 sono più solide secondo me, mentre tra le teste di serie numero 4 vedo male sia Alabama (annata sull’ottovolante) sia Kansas, che affronta il Torneo senza il suo miglior giocatore Kevin McCullar e con un Hunter Dickinson non in piena forma.

RF: Iowa State è una delle squadre migliori del momento e ha vinto la Big 12 rifilando la bellezza di 28 punti di scarto a Houston e per questo la sua eliminazione nel primo weekend farà ancora più rumore. Eppure sono convinto che il meglio lo abbia già dato e che non abbia il talento per fare tanta strada. Inoltre, va male a rimbalzo e incontrerà al secondo turno una squadra come Washington State che invece sotto i tabelloni è molto solida, e tira male i liberi, che in partite secche e tirate contano moltissimo. È stata una sorpresa positiva finora, potrebbe essere una sorpresa negativa al Torneo.

RDA: Mi spiace tanto per Matt Painter ma temo che Purdue sarà ancora una volta una bella incompiuta e finirà per essere la prima delle teste di serie a cadere, ma perlomeno stavolta lo farà per mano di una squadra seria (Utah State). E siccome ho deciso di credere in Saint Mary’s, questo implica che North Carolina non andrà oltre le Sweet 16.

PM: Shaka Smart partì col botto nel 2011 con la Final Four di VCU e poi mai più secondo weekend. Marquette potrebbe fermarsi presto anche perchè le condizioni di Tyler Kolek preoccupano per il secondo anno di fila e non so se riusciranno a fare strada. Kansas è il nome più scontato, io aggiungerei anche Clemson e Wisconsin, più per gli accoppiamenti ostici con New Mexico e James Madison che per il reale valore delle squadre.

 

La Cenerentola di quest’anno

MF: James Madison contro Wisconsin, Charleston contro Alabama, New Mexico contro Clemson e Colorado State contro Texas sono tutte partite che potrebbero vedere squadre con seed in doppia cifra prevalere sulle avversarie. Queste quattro sono tutte formazioni che potrebbero sorprendere e fare strada al Torneo. Considero meno cenerentole college come NC State o Oregon, che partono come teste di serie numero 11, ma che appartengono a power conference e hanno già lignaggio. Mi piacerebbe che facesse strada al Torneo Nebraska, perché se riuscisse ad approdare alle Sweet 16, Keisei Tominaga (il Curry giapponese) potrebbe diventare idolo dei tifosi.

RF: Hanno vinto 31 partite come solo UConn ha fatto, anche se ovviamente con avversari più scarsi nella Sun Belt, ma James Madison è una squadra piena di esperienza e pericolosità offensiva che non perde da 13 gare e arriva al torneo con enorme fiducia. I ragazzi di Mark Byington segnano quasi 85 punti a partita perché in tanti sanno fare canestro, a partire da Terrence Edwards per finire con TJ Bickerstaff, transfer al quinto anno che sta disputando la stagione della vita. Wisconsin è alla loro portata ma anche una Duke senza troppe certezze è battibile, e arrivare al secondo weekend sarebbe un sogno.

RDA: Beh io ho una numero 8 alle Final Four ma chi ha seguito la stagione sa bene che quel seed è bugiardo e che Utah State non è una Cenerentola nel senso pieno del termine. Non vedo squadre con seed in doppia cifra alle Sweet 16, ma formazioni come Drake, Nevada o persino un’insospettabile Duquesne potrebbero smentirmi. Oregon che di nuovo fa danni a marzo, anche no: magari un colpaccio con South Carolina, sì, ma finisce lì.

PM: New Mexico ha tutto il talento per arrivare al secondo weekend. Donovan Dent vi farà impazzire con la sua velocità, la sua aggressività e la sua creatività. Attorno a lui una coppia di guardie nane e figli d’arte: Jaelen House, figlio di Eddie, è in the zone e Jamal Mashburn Jr. è uno dei bersagli preferiti degli assist di Dent. C’è anche JT Toppin, fratello di Obi, e soprattutto Richard Pitino in panchina. Il comitato ha trattato così male la Mountain West che se i Lobos non avessero vinto il torneo di conference, difficilmente li avremmo visti alla March Madness. Però ci sono e sono pronti a sparigliare le carte.

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