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La Preseason Top 25 della NCAA femminile 2021-22

South Carolina - UConn
Autore: Isabella Agostinelli
Data: 24 Set, 2021

Come in ambito maschile, il turbinio dei transfer e l’extra year concesso dalla NCAA hanno giocato un ruolo centrale nella creazione dei nuovi roster e nello spostamento delle forze in gioco. Così, se le prime posizioni di questa Top 25 vi sembreranno familiari – anche nei nomi delle stelle, da Paige Bueckers a Caitlin Clark – tanti sono stati invece i cambiamenti per le altre. Ad iniziare da Arizona, la runner-up dello scorso anno che tuttavia non compare neppure in queste prime proiezioni.

 

1. South Carolina

Nelle ultime Final Four si sono arrese a Stanford per un solo punto. Quest’anno le Gamecocks tornano al gran completo per ritentare l’assalto al titolo. Se il roster dello scorso anno era già pieno di talento (Aliyah Boston, Zia Cooke, Brea Bell, Laeticia Amihere), quello di quest’anno lo è anche di più. Con Camilla Cardoso (transfer da Syracuse ed ex top-5 recruit), Raven Johnson, Saniya Rivers e Sania Feagin (rispettivamente numero 2, 3, 4 della classe 2021) l’attacco a ritmi sostenuti di coach Staley è più solido che mai.

 

2. UConn

Senza senior e con due freshmen al comando (Paige Bueckers e Aaliyah Edward), UConn non solo è riuscita a vincere la Big East ma ha anche raggiunto le Final Four per la tredicesima volta consecutiva. Come si fa a migliorare una squadra del genere? Facile. Aggiungendo a questo nucleo una super recruiting class con la numero #1 Azzi Fudd e le top-15, Amari Deberri e Caroline Ducharme. Inoltre da Ohio State è arrivata Dorka Juhász, ala grande che darà alle Huskies maggiori opzioni di realizzazione in area.

 

3. Stanford

Dopo aver aspettano 29 anni per un nuovo titolo NCAA, le Cardinals cercheranno di ripetersi. E l’impresa è possibile. Coach VanDerveen potrà contare su ben 12 delle 13 giocatrici che lo scorso anno hanno sollevato il trofeo. Pur avendo perso una leader come Kiana Williams, Haley Jones (MVP delle Final Four) e Lexy Hull sono pronte a colmare quel vuoto. Con la difesa di Anna Wilson e il formidabile duo formato da Cameron Brink e Fran Belibi a guidare il frontcourt, Stanford è pronta a difendere lo scettro.

 

4. Maryland

Le Terps della scorsa stagione hanno conquistato di prepotenza il titolo della Big Ten col miglior attacco della nazione (122.3 di ORtg). Il tutto grazie a coach Frese, capace di creare un gruppo coeso nonostante i numerosi nuovi innesti e l’infortunio di Angel Reese ad inizio stagione. Katie Benzan, Chloe Bibby,  Diamon Miller e Ashley Owusu saranno di ritorno a College Park. I quattro pilastri della scorsa stagione hanno ancora una missione da compiere: spingere Maryland oltre le Sweet 16, risultato che manca dal 2015.

 

5. Louisville

Le Cardinals 2021-22 hanno perso solo due giocatrici dalla sorsa stagione. Peccato che una di esse sia una delle migliori che il programma abbia mai avuto: Dana Evans. Ma non tutto è perduto per la squadra di coach Waltz. Sono arrivate infatti due super transfer: Emily Engstler da Syracuse (e Chelsie Hall da Vanderbilt. Gli occhi sono però tutti puntati sulla sophomore Hailey Van Lith, che già nel suo primo anno ha mostrato di avere tutte le carte in regola per essere la nuova leader di questo gruppo.

 

6. NC State

Seed 1 eliminata alle Sweet 16, vorrà rifarsi quest’anno. Le tre senior Elise Cuname (già WNBA top prospect), Jakia Brown Turner e Kayla Jones hanno infatti deciso di sfruttare l’extra year. Lo schema sarà quindi quello dello scorso anno: una difesa solida e rimbalzo per innescare il contropiede per mano di Cuname. A rendere NC State una squadra da tenere d’occhio è anche l’arrivo di Madison Hayes, transfer da Mississippi State che, dando profondità al settore guardie, colmerà una delle lacune maggiori delle Wolfpack.

 

7. Indiana

Inizialmente le Hoosiers non erano così in alto. Ma poi Ali Patberg ha annunciato che sarebbe tornata a Bloomington per l’extra year. Ciò significa che il nucleo che ha portato Indiana fino alle Elite Eight e al secondo posto nella Big Ten proverà a eguagliare – o superare – la miglior stagione nella storia del programma. Ma se il quintetto titolare non cambia, molte sono le novità in panchina: ben cinque atlete hanno deciso infatti di chiedere il transfer, tra cui Hannah Noveroske, la miglior riserva delle Hoosiers.

 

8. Oregon

Il quarto posto nella serratissima Pac-12 e soprattutto le Sweet 16 non erano d un risultato scontato a Eugene dopo l’addio di Ionescu. Nonostante i buoni risultati, ben quattro giocatrici hanno optato per il transfer. Così ora, di quella fantastica squadra che aveva raggiunto le F4 nel 2019, rimangono solo due atlete: Nyara Sallaby e Sedona Prince. Se la prima si confermerà leader, la seconda ritroverà la forma fisica e se, soprattutto, Taylor Mikesell ritroverà il tiro da tre, allora le Ducks saranno davvero competitive.

 

9. Iowa

Solo una giocatrice ha avuto visibilità simile a quella di Paige Bueckers: Caitlin Clark, stella della Hawkeyes. Ma non pensiate che tutto ruoti solo intorno a lei. Coach Bluder ha integrato delle giocatrici capaci di apportare un grande contributo, a partite da Monika Czinano, che con Clark ha creato il duo offensivo più temibile della NCAA. La prossima stagione vedrà Iowa quasi identica con tre innesti da top 25: Sydeny Affolter, Aj Ediger e Addison O’Grady. Scommettiamo che quei 86.8 punti di media aumenteranno?

 

10. Michigan

La scorsa stagione le Wolverines non solo hanno raggiunto per la prima volta nella storia del programma le Sweet 16, ma stavano anche per fare un brutto scherzo a Baylor. Naz Hillmon, al settimo posto per media punti (23.9) e detentrice del premio come Big Ten Player of the Year, Leigha Brown e Amy Dilk saranno tutte delle senior e ciò darà a coach Kim Barnes Arico la miglior squadra mai vista a Ann Arbor. Un’altra incursione nella fase calda del Torneo è garantita anche per la prossima stagione.

 

11. Baylor

L’addio inaspettato di coach Mulkey e la partenza di DiDi Richard (cuore e anima di Baylor), hanno anche creato un vero terremoto nel roster. Moon Ursin ha infatti deciso di seguire Mulkey a LSU e Chrislyn Carr ha optato per Syracuse. Coach Nicky Colleen è consapevole della situazione, ma potrà comunque contare su un nucleo forte di giocatrici capitanato dalla senior Nalyssa Smith già in lizza per la #1 del draft WNBA e migliore scorer della scorsa stagione.

 

12. Iowa State

Nonostante gli infortuni e ben tre freshman titolari, coach Fennelly è riuscito a chiudere la stagione con record 17-11 e vincere una partita di primo turno del Torneo. Ashley Jones è una delle migliori realizzatrici della NCAA e il prossimo anno cercherà di diventare la miglior scorer della storia del programma. Con lei faranno ritorno anche Lexi Donarski (Big 12 Freshman of the Year), Kylie Feuerbach e Emily Ryan che, nel loro anno da sophomore, potrebbero compiere un salto di qualità.

 

13. Ohio State

Se non fosse stato per un postseason ban autoimpostosi dal programma, Ohio State avrebbe davvero potuto dire la propria. In fondo, era stata l’unica squadra ad aver superato Maryland nella regular season e, prima dell’infortunio di Madison Greene, era anche la seconda potenza della Big Ten. La prossima stagione, le Buckeyes ritorneranno con ben quattro titolari che garantiranno grande continuità. L’unica nota stonata è stata l’addio di Dorka Juhász, (14.6 pts and 11.1 rbs) che vestirà la maglia di UConn.

 

14. Kentucky

Il solo fatto di avere Rhyne Howard (contendente per il National Player of the Year) ancora in squadra è abbastanza per inserire nel ranking le Wildcats, formazione col potenziale da Top 10. Tutte e quattro le transfer arrivate lo scorso anno – Robyn Benton (Auburn), Dre’una Edwards (Utah), Olivia Owens (Maryland), Jazmine Massengill (Tennessee) – saranno nuovamente a disposizione di coach Elzi. UK potrebbe essere la rivale più pericolosa per South Carolina nella corsa al titolo della SEC.

 

15. Oregon State

Nonostante la decisione di Sasha Goforth di andare ad Arkansas e quella di Aleah Goodman di chiudere la carriera al college, coach Scott Rueck potrà ancora contare su un backcourt di tutto rispetto per la prossima stagione. I due capisaldi saranno Talia von Oelhoffen, già giocatrice chiave in attacco, e Greta Kampschroeder. Il frontcourt punterà invece sul ritorno dell’ala grande Kennedy Brown Taylor e sull’esperienza di Taylor Jones. La competizione è alta nella Pac-12, ma le Beavers possono dare fastidio.

 

16. West Virginia

Il portale dei transfer è stato generoso con le Mountaneers. Coach Mike Carey ha infatti aggiunto alla sua squadra Ari Gray, guardia con una media di 13.3 punti a Xavier, e il centro Yemiyah Morris da Mississippi State. Due innesti di peso che si andranno ad aggiungere al quintetto base dello scorso anno. E se la scorsa stagione West Virginia è arrivata a giocarsi la finale della Big 12 (persa contro Baylor) e si è spinta fino al secondo turno del Torneo, quest’anno le premesse sono anche migliori.

 

17. Florida State

Le Seminoles torneranno con una squadra pressoché invariata rispetto alla scorsa stagione. La novità più grande sarà invece in panchina con il ritorno di coach Sue Semrau, la quale si era presa una pausa lo scorso anno per poter prendersi cura della madre. Potrà ancora contare sull’esperienza e i punti di Bianca Jackson – leader indiscussa del gruppo – e di Morgan Jones. E a dar loro manforte è arrivata anche O’Mariah Gordon, fresca vincitrice del Florida Ms. Basketball.

 

18. Tennessee

Perdere una giocatrice come Rennia Davis è stato un colpo duro per coach Kellie Harper. Ma Rae Burrell l’altra metà dell’All-SEC tandem che lo scorso anno ha portato le Lady Volunteers fino al secondo turno del torneo – sarà nuovamente a disposizione. Sarà quindi lei il perno su cui costruire la squadra che potrà contare anche su una recruiting class piazzatasi #15 nel ranking di ESPN. Occhi puntati anche sul centro Tamari Key che lo scorso anno si è guadagnata la menzione nella SEC Defensive Team.

 

19. South Florida

Nonostante una lunga pausa-Covid nel mezzo della stagione, le Bulls hanno vinto sia la regular season che il torneo di conference della AAC per la prima volta in cinque anni con una difesa molto compatta e un attacco ordinato. Merito anche della nostra connazionale Elisa Pinzan, la Iron Lady che con medie di 10.3 punti e 6.5 assist è stata votata come AAC Most Improved Player. Con lei ritorneranno anche le altre due bocche di fuoco della passata stagione, Elena Tsineke e Sydni Harvey.

 

20. Georgia Tech

Da quando coach Nell Fortner è arrivata ad Atlanta, le Yellow Jackets hanno cambiato marcia: dopo anni di record negativi, le ultime due stagioni hanno fatto finalmente registrare il segno più. Ora che anche Kierra Fletcher e la nostra Lorela Cubaj hanno deciso di tornare per il loro quinto anno, Georgia Tech si presenterà ai nastri di partenza con tutto il quintetto base della passata stagione. L’obiettivo è chiaro: migliorare il risultato del 2021 che le ha viste arrivare alle Sweet 16 dopo un digiuno di nove anni.

 

21. Michigan State

La forza di questa squadra è sempre stata nell’attacco. E quest’anno non sarà da meno. Coach Suzy Merchant potrà infatti contare su Nia Clouden – già da ora destinata ad essere menzionata nella All-Team della Big Ten – e su Alyza Winston che ha già dimostrato di avere tutte le carte in regola per essere fra le migliori giocatrici della propria conference. Loro due saranno le colonne di una formazione che la prossima stagione sarà formata da molte veterane del campo.

 

22. Texas A&M

Un nome su tutti: Jordan Nixon. È stato il suo il buzzer beater che ha spalancato le porte delle Sweet 16 per le Aggies ai danni di Iowa State. La giovane stella ritornerà per il suo junior year col solito temperamento da guerriera. Con lei faranno ritorno a College Station anche Alexis Morris e Zaay Green, lo zoccolo duro dell’attacco delle Aggies. Il passaggio alla WNBA di N’dea Jones e Ciera Johnson ha però creato un vuoto che sarà difficile da colmare e che potrebbe mandare in tilt il sistema di gioco.

 

23. Virginia Tech

La decisione di ritornare di Aisha Sheppard, la terza leading scorer della ACC con 17.7 punti di media, dovrebbe assicurare alle Hokies la seconda partecipazione consecutiva al Torneo NCAA. Infatti coach Kenny Brooks potrà contare su tutto il quintetto base dello scorso anno che, oltre a Sheppard, contava sull’altissima produzione di Elizabeth Kitley (18.2 punti e 10.4 rimbalzi) e sulla regia dell’australiana Georgia Amoore (11.8 punti e 4.6 assist).

 

24. Notre Dame

Non deve essere stato facile per coach Niele Ivey succedere ad una leggenda come coach McGraw. Il record di 10 vittorie e 10 sconfitte riflettono appunto queste difficoltà. Ma il futuro sembra più roseo avendo Maddy Westbeld e Olivia Miles ancora in squadra. Westbeld è stata infatti premiata come ACC Rookie of the Year. Miles, dal canto suo, ha lasciato subito il segno nella stagione da debuttante con 10.4 di media a partita. Le Fighting Irish ripartiranno da loro.

 

25. South Dakota

Se le Coyotes si sono laureate campionesse della Summit League è stato soprattutto grazie a Hannah Sjerven e Chloe Lamb. Le due senior hanno deciso di restare ancora un anno al college e riprovare l’assalto alla post season dopo la disfatta contro Oregon nella passata stagione. Con loro sarà ancora nella mischia anche Liv Korngable, la terza scorer della scorsa stagione. Tutto fa supporre quindi che South Dakota potrà dire la propria anche quest’anno.

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