La squadra
Florida è reduce da una stagione orrenda, nonostante il secondo turno al Torneo NCAA. Sedici sconfitte, un attacco lento che si schiantava contro le difese schierate, giocatori come Hudson e Allen spesso preferiti ai più rampanti Andrew Nembhard e Noah Locke.
Quest’anno lo spartito dovrebbe cambiare. Innanzitutto, Florida dovrebbe migliorare la 344a posizione per Average Tempo e la 251a per possessi in transizione, visto che il freshman Scottie Lewis è un carro armato in transizione. Poi i sophomore Locke, Nembhard (visto ai Mondiali in Cina) e Keyontae Johnson sono tutti ottimi atleti che dovrebbero mantenere alti i livelli di una difesa difesa già tostissima (16a lo scorso anno per DRtg) e che cerca di forzare tante palle perse (il 10.9% dei possessi difensivi finivano con una rubata).
Inoltre, coach Mike White è riuscito a reclutare il miglior grad transfer disponibile (e uno dei migliori lunghi in assoluto), ovvero Kerry Blackshear da Virginia Tech. Florida ha un’ottima classe di reclutamento (#8 per 247Sports) che contiene, oltre Lewis, anche Tre Mann, scorer di livello e possibile sesto uomo. L’obiettivo è eguagliare il miglior risultato della gestione White, ovvero l’Elite Eight di tre anni fa.
Starting Five
PG – Andrew Nembhard – So, 2000, 196 cm
SG – Noah Loche – So, 1999, 191 cm
SF – Scottie Lewis – Fr, 2000, 196 cm
SF – Keyonate Johnson – So, 1999, 196 cm
C – Kerry Blackshear – R-Sr, 1997, 208 cm
Giocatori in evidenza
Coach Mike White dovrà compiere una scelta cruciale per la stagione di Florida: da chi far passare la maggior parte dei possessi offensivi, Blackshear o Nembhard?
A Virginia Tech, con l’infortunio di Justin Robinson, Blackshear era diventato il fulcro dell’attacco giocando in post, premiando i tagli dei compagni e punendo i raddoppi con una banda di tiratori alle sue spalle. In questo caso, il canadese dovrebbe migliorare il suo tiro da tre, comunque onesto nella scorsa stagione (34.7%).
Nel caso in cui White, decidesse di dare le chiavi dell’attacco a Nembhard, Blackshear si ritroverebbe a giocare molti più pick and roll e pick and pop. Il canadese è un playmaker che cavalca i blocchi dei lunghi (il 40% dei suoi possessi finivano con un P&R) e potrebbe creare spazio anche per i tiratori dal lato debole come Locke e Mann.
In tutto questo, c’è Scottie Lewis. Da quello che trapela, il freshman sta cambiando la cultura di Florida. È un giocatore molto altruista e competitivo, che non vuole la palla in mano, che esplode in campo aperto e che sembra essere già benvoluto dai compagni.
Curiosità
L’ultima volta che Florida ha schierato un quintetto così giovane era la stagione 2005-06 quando scendevano in campo i sophomore Corey Brewer, Al Horford e Joakim Noah. Come fini quell’anno? Iniziò marzo e non persero più. Undici vittorie consecutive, tra cui le due di Indianapolis alle Final Four quando batterono la cinderella George Mason e la UCLA di Afflalo e Collison. L’anno dopo rivinsero il titolo, battendo la UCLA di Love e Westbrook in semifinale e l’Ohio State di Oden e Conley.
Partite da seguire nel 2019
10 novembre: vs Florida State
21-24 novembre: Charleston Classic
17 dicembre: vs Providence
21 dicembre: vs Utah State