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Top 5 SG: Powell è tornato per vincere

Autore: Andrea Mauri
Data: 16 Set, 2019

C’è chi era convinto di andare in NBA e invece è tornato sui propri passi, chi non salta una partita nemmeno sotto minaccia e chi nella sua stagione da sophomore vuole dominare la scena. Dopo aver scelto le migliori 5 point guard, è ora di passare alle cinque migliori shooting guard del college basket fra i giocatori che hanno disputato almeno una stagione in NCAA.

1. Myles Powell, Seton Hall

Si era dichiarato eleggibile al Draft e aveva assunto un agente, salvo poi fare un passo indietro. A fine maggio, un suo tweet (“Guess who’s back?”)  ha fatto esplodere i tifosi di Seton Hall e reso i Pirates la squadra da battere nella Big East. La sua ultima apparizione si è chiusa con 27 punti nel primo turno del Torneo contro Wofford e la sua costante crescita, dimostrata anche nei Giochi Panamericani, lo rende forse lo scorer più forte della nazione. Per Seton Hall è però molto di più. Mai come nella prossima stagione sarà il fulcro del gioco, da lui passeranno tutti i palloni ed è anche per questo che per molti potrà essere lui a vincere il Naismith College Player of the Year.

 

2. Sam Merrill, Utah State

La scorsa stagione ha segnato la sua esplosione a livello di numeri e di importanza negli Aggies diventandone di fatto il giocatore più importante (20.9 punti a partita e il 90.9% ai liberi, 11° nella nazione). La capacità di fare anche da point guard lo ha reso praticamente insostituibile nelle rotazioni di coach Smith (ha giocato l’88.4% dei minuti nella scorsa annata) e gli è valsa anche l’invito al CP3 Elite Guard Camp da cui – parole sue – ha guadagnato maggior fiducia nei propri mezzi. Considerando quanto ha fatto nell’anno passato, questo non può che mettere curiosità su cosa potrà fare nella nuova stagione. L’obiettivo resta quello di portare Utah State al torneo e di farle vincere finalmente una partita.

 

3. Jarron Cumberland, Cincinnati

Dopo aver testato le acque del Draft NBA ha deciso di tornare ai Bearcats per completare la sua avventura universitaria. Da junior ha messo assieme una media di 18.8 punti, 4.1 rimbalzi e 3.4 assist a partita conquistando all’unanimità l’AAC Player of the Year e migliorando molto il suo tiro da tre punti (38.8% con 5.9 tentativi a partita). Tutto questo, abbinato all’ottima difesa che già possedeva, lo rendono una delle migliori two-way guard della NCAA e il perfetto leader di una squadra che vuole sorprendere tutti anche al Gran Ballo dopo l’eliminazione al primo turno subita da Iowa. Interessante vederlo in mano a coach Brannen, il quale dovrebbe sviluppare un gioco più corale e offensivo rispetto a quello visto negli anni passati.

 

4. Ayo Dosunmu, Illinois

Prima della scorsa annata lo presentammo come uno dei freshman da tenere d’occhio scrivendo della sua velocità e delle sue capacità di leadership, ma con un punto di domanda sul suo tiro da tre punti. Il 35.2% tenuto durante la sua prima stagione in maglia Illini ha chiarito che il ragazzo ha potenziale anche dalla distanza: ora si tratta di confermarsi e migliorarsi. Nella tournée estiva italiana ha dominato la scena anche nella sconfitta contro i Paesi Bassi dimostrando di essere pronto a prendere ancor più per mano la squadra. Per fare un ulteriore step, il diciannovenne deve migliorare molto il suo decision making ed alzare il livello dei passaggi che molte volte la scorsa stagione hanno provocato sanguinose palle perse.

 

5. Jordan Ford, Saint Mary’s

Dopo aver guidato i Gaels allo storico upset contro Gonzaga nel match valevole per il titolo della West Coast Conference, Ford vuole alzare l’asticella e ripetere la cavalcata dello scorso anno, magari migliorando la performance nella March Madness. Nella stagione da junior ha notevolmente incrementato le sue abilità di passatore consolidando tutte le altre parti del gioco anche dopo la partenza di Landale, adesso deve diventare una guardia realmente completa, in grado di essere sia lo scorer di riferimento che un creatore di gioco. La fiducia del coach e dei compagni l’aveva ottenuta già lo scorso anno e verosimilmente nella prossima stagione sarà ancora di più lui ad avere in mano le sorti di Saint Mary’s.

 

Honorable Mentions

Kellan Grady, Davidson

Aaron Henry, Michigan State

Joshua Langford, Michigan State

AJ Lawson, South Carolina

Javonte Smart, LSU

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