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March Madness, le chiavi tattiche della Final Four

March Madness - Dan Hurley
Autore: Paolo Mutarelli
Data: 5 Apr, 2024

Manca poco all’inizio dell’85esima edizione delle Final Four della March Madness. UConn, Purdue, Alabama e NC State si contenderanno il titolo a partire da sabato 6 aprile, quando andranno in scena le finali. Scopriamo quali saranno le chiavi tattiche su cui potrebbero girare le semifinali.

#1 Purdue vs #11 NC State (ore 00.09)

Perché potrebbe vincere Purdue: avere Zach Edey e la sua capacità di alzare il livello quando conta aiuta. Purdue fa un ottimo lavoro per isolarlo e metterlo nelle condizioni migliore di segnare. La prima parte di ogni possesso offensivo serve per liberare l’area e la linea di fondo per il post up del canadese che finalizza il tutto, tra ganci e falli subiti. Contro Duke, la nutrita batteria di lunghi di NC State è incappata in problemi di falli contro lunghi ben più arginabili rispetto a Edey. Contro il due volte NPOY tanto della partita si gioca lì.

Anche Braden Smith sta vivendo un momento di forma eccellente: 12 assist di media, frutto di pick and roll inarrestabili con Edey e passaggi stupendi in transizione e a difesa schierata.. Dall’altra parte Lance Jones, Mason Gillis e Trey Kauffman-Renn sono chiamati agli straordinari per bloccare le possibili carte matte dei Wolfpack: DJ Horne non deve entrare in modalità eroe e i lunghi devono battagliare il più possibile contro uno straordinario Mohamed Diarra. Per bloccare invece DJ Burns, coach Matt Painter punta tutto sul fisico di Zach Edey, troppo roccioso per essere manipolato dalle magie del lungo culto di questa March Madness.

Perché potrebbe vincere NC State: i Wolfpack hanno trovato la quadra perfetta al momento perfetto. Ma le ambizioni di un possibile upset passano da DJ Burns. Il suo mix di piedi veloci e mano sinistra fatata ha mandato in crisi tutti i lunghi affrontati finora. Contro Zach Edey, la sfida sarà indubbiamente fisica ma anche di posizionamento. Tirare leggermente fuori il canadese, in post medio, e attaccarlo con jumper frontali e utilizzare la splendida visione dell’ex Winthrop per premiare i tagli potrebbe far molto male alla difesa dei Boilermakers.

In difesa sarà fondamentale tagliare fuori l’apporto di tutto il supporting cast. Nelle sconfitte di Purdue, hanno steccato loro e non Zach Edey. Entra così in gioco la tostissima difesa di NC State con i lunghi Diarra e Ben Middlebrooks a far pesare i loro centimetri contro i quattro avversari più leggeri. DJ Horne e Casey Morsell dovranno mettere sotto fisicamente Loyer e Smith e soprattutto il primo dovrà essere in grado di sparigliare le carte in attacco: Boo Buie, Chucky Hepburn, Keisei Tominaga sono tutte guardie che sono entrati “in the zone” e massacrato la difesa di Purdue con tiri presi dal palleggio. Evitare i falli e trovare un eroe tra le guardie è la ricetta per arrivare in finale.

Pronostico di KenPom: 81-71 Purdue, 82% di vittoria

#1 UConn vs #4 Alabama (ore 02.49)

Perché potrebbe vincere UConn: perché è una delle squadre più inscalfibili degli ultimi trent’anni di college basketball. Due anni di dominio a marzo in cui non hanno praticamente trovato rivali. Il loro sistema offensivo basato su intricati set che prevedono moltissimi blocchi lontano dalla palla effettuati dalle guardie dà loro la possibilità di creare vantaggi in ogni possesso offensivo e dall’altra parte avere un Donovan Clingan in modalità extraterrestre silenzia qualsiasi velleità di upset. La presenza di un totem così efficace sotto canestro potrebbe dare non poco fastidio ad Alabama che punta molto sul penetra e scarica per creare triple.

Gli Huskies possono permettersi di rimanere sui tiratori, lasciando a Clingan il compito di oscurare il ferro e sfidare le guardie di Alabama a prendersi tiri dal mid-range (un’eresia per il sistema di Nate Oats). Se il piano difensivo funziona, state certi che il parziale-valanga gli Huskies, prima o poi, lo piazzano. Sono la 1° squadra nella nazione per punti in transizione, è il modo in cui riescono a sopravvivere anche alle secche da tre punti (3/22 contro Northwestern e 3/17 contro Illinois).

Perché potrebbe vincere Alabama: non conosciamo le tradizioni cristiane a Tuscaloosa, ma l’equivalente dell’accensione del cero alla Madonna potrebbe aiutare. Più seriamente, i Crimson Tide sono chiamati a giocare la partita perfetta, a cominciare dalla performance dal tiro dei tre punti: sia Creighton che Kansas, nelle due delle tre sconfitte stagionali degli Huskies, hanno fondato la vittoria su più del 50% delle triple messe a bersaglio. La squadra di Nate Oats ha il personale per farlo, ma dovrà essere molto brava a tirare fuori Donovan Clingan dall’area.

Contro Illinois, il coaching staff di Dan Hurley ha messo Cling Kong in marcatura sull’unico non tiratore del quintetto, è difficile che accada la stessa cosa contro una squadra che gioca 5-fuori e che ha tiratori e passatori praticamente in ogni ruolo (tolto Nick Pringle, che sarà cruciale per battagliare sotto canestro). Sull’altro lato, Alabama dovrà cercare di rompere il complesso vortice di blocchi e handoff che mette in campo UConn: accettare i cambi e rimanere attaccati ai giocatori che si muovono senza palla è la chiave. Se vedete Tristen Newton accentrare troppo l’attacco, significa che sta funzionando. 

Pronostico di KenPom: 86-78 UConn, 78% di vittoria.

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