Nella settimana in cui né Virginia (9-0) né Duke (9-1) hanno disputato partite perché gli studenti-atleti sono stati impegnati nella sessione d’esami, North Carolina ha vinto il big match contro Gonzaga con Cameron Johnson top scorer. Ma vediamo come si sono comportante le formazioni dell’ACC.
Congratulazioni Luke Maye
Luke Maye ha spinto North Carolina (record 8-2) al successo nella rivincita della finale Ncaa 2017, grazie ad una prestazione da 20 punti e 16 rimbalzi. Lui che è il leader in attività dell’ACC per rimbalzi e doppie-doppie, nella vittoria contro Gonzaga ha raggiunto il traguardo dei mille punti in carriera con la maglia dei Tar Heels, diventando il 77mo giocatore della storia dell’ateneo a riuscirci.
Un backcourt con i fiocchi
Che UNC abbia una frontline piuttosto equipaggiata per fronteggiare chiunque, non è certo una novità. Per aggiudicarsi la vittoria era invece importante rispondere colpo su colpo al backcourt degli Zags che, con la coppia Perkins-Norvell, ha segnato 41 punti. Ci hanno pensato un creativo Coby White (15+6 assist) e un propositivo Seventh Woods (14+4 rimbalzi e 2 recuperi), pressoché alternandosi senza mai giocare insieme.
Gli attacchi della Carolina…
Anche contro Gonzaga, i Tar Heels hanno dimostrato di essere una macchina letale in attacco, non a caso occupano il terzo posto a livello nazionale con 94.3 punti di media, nella classifica che vede ancora presenti in top ten anche Duke (92.9) e NC State (88.9). Mentre RJ Barrett è il principale top scorer dell’ACC con 24.2 punti (13mo della nazione), i Wolfpack di coach Kevin Keatts stanno stupendo per efficienza, come dimostrato contro Penn State. Con soli tre uomini ritornati rispetto alla scorsa stagione, hanno una delle panchine più prolifiche con 33.8 punti di media e un inizio di stagione con un record di 9-1 non si verificava dalla stagione 2005/06.
…e le difese della Virginia!
Piace anche l’altro lato della medaglia, visto che oltre ad alcuni tra i migliori attacchi della nazione, la conference vanta anche due delle migliori difese. La prima è ovviamente quella di Virginia che con 51.2 punti concessi di media condivide il primato con Texas Tech di Davide Moretti, prossima avversario di Duke. L’altra è Virginia Tech (9-1) che concede 57.9 punti (7ma della nazione) e, proprio come NC State, è stata di scena ad Atlantic City per il Boardwalk Classic battendo Washington. Gli Hokies inoltre, hanno in Nickeil Alexander-Walker il leader dei recuperi (2.3) in ACC seguito da Ty Jerome (2.2) dei Cavaliers.
L’arancione sbiadito
Tra le squadre che in questo inizio di stagione sembrano in difficoltà, ci sono Syracuse (7-3) e Clemson (7-3). Lo abbiamo detto settimana scorsa, gli Orange vanno dove li porta Tyus Battle, ma contro Old Dominion non è riuscito neppure lui ad evitare un’inaspettata sconfitta casalinga che può far uscire nuovamente la squadra dal ranking top 25. Troppo sottotono Oshae Brissett, che sembra quasi risentire della presenza in ala di Elijah Hughes, che in campo in media 32 minuti ha fatto diminuire l’utilizzo di Marek Dolezaj. Coach Jim Boeheim deve ritrovare il bandolo della matassa.
Clemson, che vedremo il prossimo luglio a Napoli per l’Universiade, ha invece battuto in casa Radford in un match deciso nelle ultime battute, ma manca ancora di quella convinzione che l’aveva proiettata nel ranking ad inizio stagione. Sconfitta nei match più impegnativi contro Creighton, Nebraska e Mississippi State, i Tigers stanno mancando nell’unione di gruppo. Spesso i senatori come Marcquise Redd o Shelton Mitchell palleggiano troppo e questo porta a tiri poco costruiti. Anche per coach Brad Brownell la strada è in salita.