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Top 25 – N. 11 – Maryland

Jalen Smith Maryland
Autore: Giovanni Bocciero
Data: 21 Ott, 2019

La squadra

Perdere un giocatore come Bruno Fernando sarebbe un duro corpo per qualsiasi squadra. Eppure Maryland si presenta ai nastri di partenza come antagonista credibile di Michigan State nella Big Ten. Mark Turgeon riavrà infatti gli altri sette giocatori in rotazione della squadra giunta al secondo turno del Torneo Ncaa. A questi, ha aggiunto talento e centimetri grazie a un ottimo reclutamento che ha portato Makhi Mitchell e Chol Marial. Il primo è pronto a un ruolo da titolare. Il secondo non è meno interessante ma è anche più acerbo e afflitto da infortuni (infatti non sarà a disposizione prima di fine novembre).

Disponendo di un roster profondo, Turgeon dice di volere una squadra che corra di più ma, come fa notare Blue Ribbon, questa è un’affermazione che il coach fa ogni anno. C’è poco da fidarsi, insomma, visto che il ritmo delle sue formazioni – mai vertiginoso – si è fatto sempre più lento di stagione in stagione (300a l’anno scorso per Average Possession Length).

Parlando di produzione offensiva, Fernando era il cuore dell’attacco e anche quest’anno i Terrapins sembrano orientati ad appoggiarsi molto sui propri lunghi. Jalen Smith è dunque chiamato a trasformarsi nella stella che tutti aspettano.

Starting Five

PG – Anthony Cowan Jr. – Sr, 1997, 183 cm
SG – Darryl Morsell – Jr, 1999, 196 cm
SF – Aaron Wiggins – So, 1999, 198 cm
PF – Jalen Smith – So, 2000, 208 cm
PF – Makhi Mitchell – Fr, 2000, 206 cm

Giocatori in evidenza

Se da un lato Turgeon non vuole prescindere dalle sue torri, dall’altro bisogna dire che nessun giocatore appare in grado d’essere leader come Anthony Cowan Jr. (15.6 punti, 4.4 assist di media nella scorsa annata). La point guard dei Terps ha la stoffa del terminale offensivo principale. In traffico è una spina nel fianco ma la sua flessione nelle percentuali dall’arco lascia perplessi: 33.7% su 6.1 tentativi a partita (ma non è tutta colpa sua se doveva prendere tanti tiri complicati). Limitare le perse sarà imperativo per l’equilibrio di Maryland, squadra che l’anno scorso non brillava da questo punto di vista (234a per TO%).

 

Il prospetto più chiaramente da NBA è Jalen Smith (11.7 punti, 6.8 rimbalzi, 1.2 stoppate), talento che lo scorso anno è stato un po’ oscurato dal dominio di Fernando nel frontcourt. Ha deciso di rimandare l’appuntamento col piano di sopra, affidandosi al college basket per maturare ulteriormente. Atleta di primo piano, in crescita dal punto di vista fisico, ha dimostrato di poter dominare sotto i tabelloni (specie quelli avversari, visto l’ottimo 12.5 di OR%) e sembra in grado di costruirsi un gioco offensivo multidimensionale.

 

Curiosità

Se parliamo di atmosfera, ci sono pochi posti come Maryland e il suo frequentatissimo Xfinity Center (14.009 spettatori di media l’anno scorso, 18° miglior dato in D-I). Anziché essere concentrata in un settore, la student section dei Terps circonda tutto il campo per un totale di 4mila tifosi che amano sbeffeggiare gli avversari intonando un “Hey, You Suck!” sulle note di “Rock & Roll Part 2” di Gary Glitter. Le loro coreografie hanno pochi pari nel college basket e, dal 2013, hanno aggiunto una nuova tradizione: l’annuale flash mob.

 

Partite da seguire nel 2019

28 novembre – 1 dicembre: Orlando Invitational
4 dicembre: vs Notre Dame
7 dicembre: vs Illinois (Big Ten opener)
19 dicembre: @ Seton Hall

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