Molte vittorie e pochi passi falsi per le squadre della Big Ten nelle prime partite di stagione. Michigan State ha perso una gara, ma contro Kansas e tutto sommato senza sfigurare, mentre Illinois è uscita sconfitta in casa contro Georgetown in un match che è scappato negli ultimi minuti. Per il resto molte W e il segnale di una conference che, come dimostrano le vittorie di Michigan e Indiana su Villanova e Marquette, sta tornando grande. Vediamo chi si è messo in mostra in questo inizio di stagione.
Michigan fa davvero paura
Stanno ancora cercando equilibrio in attacco (come vi abbiamo detto), ma la fase difensiva di Michigan è già a livello “incubo”. Una media di 42 punti concessi agli avversari, 46 ai malcapitati di Villanova che si sono ritrovati ad affrontare una muta di bracchi affamati. Zavier Simpson gioca come se dovesse mangiare il cuore degli avversari, e Charles Matthews e Ignas Brazdeikis si danno il cambio in attacco, ma quando girano insieme son dolori. Quotazioni in grande ascesa.
Indiana tra le grandi
La star annunciata Romeo Langford finora ha sempre giocato bene, ma non è mai esploso. Pesa soprattutto il 2/12 da 3 punti per un presunto “tiratore” come lui. La squadra però nel complesso ha equilibri che al momento funzionano nel mix tra freshmen e giocatori d’esperienza. Da segnalare l’inizio di stagione del lungo (transfer da Saint Mary’s) Evan Fitzner, 4/4 dall’arco nella vittoria contro Marquette.
Muscoli e cm sotto canestro
Uno, il sophomore Bruno Fernando, è alto 208 cm è tutto muscoli (108 kg) e sta lavorando sul suo gioco spalle a canestro e sulle sue abilità di passaggio, ma in difesa è già un problema per tutti. L’altro, il freshman Jalen Smith (che gioca con gli occhiali, molto cult), è anche lui 208 cm, ma è più magro e più mobile e ha anche un tiro morbido dalla media. Riassunto: grazie a loro Maryland sarà un incubo da affrontare per tutti.
La classe di James Palmer
Era uno dei giocatori più attesi all’inizio della stagione e al momento sta mantenendo le aspettative. Il suo gioco smooth e la sua capacità di sembrare sempre in controllo sono una sua caratteristica peculiare, unita al fatto che, anche se gioca ala, è una guardia Nba fatta e finita (alto 2 metri), con movenze feline alla Jayson Tatum. Per ora impreciso al tiro da 3 (1/9), ma è già al comando della classifica di efficienza offensiva della conference. E Nebraska è 3-0.
Ethan Happ in missione
Nella storia di Wisconsin, solo due persone hanno realizzato una tripla-doppia. La seconda l’ha registrata Ethan Happ nel suo match d’esordio contro Coppin State: 10 punti, 11 rimbalzi e 12 assist. Ancora più importante e pesante la prestazione in casa di Xavier, da 30 punti, 13 rimbalzi e “solo” 5 assist. Giocatore che se avesse un briciolo di tiro, sarebbe da preservare per l’eternità. Anche così però la sua tecnica riesce a far male agli avversari. Quanti lunghi (quasi 210 cm) conoscete che sono in grado di fare queste cose?
Benvenuti ragazzi
Nel buon inizio di Minnesota si sono messi in mostra i 3 nuovi freshman. Delle abilità a rimbalzo di Daniel Oturu vi abbiamo già accennato, ma anche Gabe Kalscheur e Jarvis Omersa si stanno facendo notare per energia e prestazioni. Il primo sta avendo un minutaggio da giocatore esperto mentre il secondo porta energia dalla panchina. Qui li vediamo in azione, Kalscheur passa e Omersa a finalizza.
Holtmann e il tocco magico
È stato 3 anni a Butler (dopo l’infelice parentesi Miller) dovendo raccogliere l’eredità scomodissima di un certo Brad Stevens. Missione compiuta. Neanche il tempo di godere dei buoni risultati e han chiamato coach Chris Holtmann a Ohio State per rimpiazzare un altro guru della panchina come Thad Matta. Primo anno record 25-9, torneo Ncaa e sorpresa della stagione. Quest’anno, con una squadra nuova, sfida sul campo di Cincinnati e vittoria. Ma affidargli la nazionale italiana?