Roster
RT | GIOCATORE | POS | CM | CLASSE | ANNO | PTS | REB | AST |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
A1 | EJ Liddell | SF/PF | 201 | 2000 | Jr. | 16.2 | 6.7 | 1.8 |
A2 | Justice Sueing | G/F | 201 | 1999 | Sr. | 10.7 | 5.5 | 1.5 |
A3 | Zed Key | C | 203 | 2001 | So. | 5.2 | 3.4 | 0.3 |
A4 | Jamari Wheeler (a Penn State) | PG | 185 | 1997 | Sr. + | 6.8 | 4.2 | 3.5 |
A5 | Seth Towns | SF | 203 | 1997 | Sr. + | 3.8 | 2.2 | 0.3 |
B1 | Kyle Young | PF/C | 203 | 1998 | Sr. + | 8.6 | 5.5 | 1.3 |
B2 | Justin Ahrens | G/SF | 198 | 1999 | Sr. | 5.7 | 1.9 | 0.4 |
B3 | Cedric Russell (a Louisiana) | G | 188 | 1999 | Sr. + | 17.2 | 3.2 | 1.2 |
B4 | Joey Brunk (a Indiana) | PF/C | 211 | 1997 | Sr. + | 6.8 | 5.2 | 0.6 |
B5 | Jimmy Sotos | G | 200 | 1998 | Sr. + | 1.7 | 0.8 | 1.1 |
B6 | Malaki Branham | G/SF | 195 | - | Fr. | - | - | - |
B7 | Eugene Brown III | G/SF | 197 | - | So. | 1.2 | 1.3 | 0.2 |
La squadra
È da un paio di anni che diciamo di stare attenti a coach Chris Holtmann e il risultato sono state ottime stagioni, cui però è sempre mancato qualcosa. L’eliminazione dello scorso anno al primo turno della March Madness (da parte della cenerentola Oral Roberts) brucia ancora, ha cancellato le quattro stagioni sopra le 20 vittorie, e permette ai maligni di pensare che Ohio State, quando conta, smette di giocare. I Buckeyes affrontano quindi la stagione 2021-22 con l’obiettivo di togliersi questa scimmia dalle spalle.
Gli obiettivi per il campionato che sta per iniziare sono chiari: mantenere l’efficienza offensiva dell’anno passato, ma allo stesso tempo serrare i ranghi in difesa, reparto che l’anno scorso è un po’ mancato (#82 per Adj. Defense, da Top 25 nei tre anni precedenti) e che peraltro da sempre è un pallino dell’allenatore. La squadra potrà contare su un frontcourt da top ten dell’intero college, ma deve ricostituire il reparto dietro dopo le partenze di C.J. Walker e soprattutto di Duane Washington, guardia che spesso cavava le castagne dal fuoco realizzando con alte percentuali triple quasi impossibili.
Partiamo dai lunghi. Ohio State potrà contare sul ritorno di E.J. Liddell, che l’anno scorso ha disputato una stagione da superstar, che vi abbiamo raccontato. A tratti immarcabile, la scelta del talento da NBA di tornare per l’anno da junior ha cambiato il volto dei Buckeyes. Accanto a lui ci sarà Kyle Young, un super senior fondamentale (guarda caso nella sconfitta al Torneo era assente causa infortunio), classico lungo lottatore, mentre dalla panchina si alzerà Zed Key, un super lusso come riserva: 2.03 metri d’altezza, ma con un bel corpaccione che in molte altre squadre gli permetterebbe di partire titolare.
Il reparto piccoli sarà tutto da inventare. La PG titolare dovrebbe essere il transfer da Penn State Jamari Wheeler, nominato nel miglior quintetto difensivo della Big Ten la scorsa stagione, che quindi dovrebbe riuscire quantomeno a portare pressione sugli avversari. Sulla guardia titolare c’è invece un punto di domanda. Ipotizzando un super quintetto, Justice Sueing (una sorpresa lo scorso anno) potrebbe iniziare le partite, con Liddell in ala piccola, per un quintetto con pochi centimetri ma molto muscolare. Scegliendo un assetto più “normale”, i candidati sono il freshman Malaki Branham e il grad transfer da Louisiana Cedric Russell, il primo con molto talento ma poca esperienza, il secondo che viene da una stagione sopra i 17 a partita nella Sun Belt.
Di sicuro con due senior e sei super senior a roster la squadra non mancherà di esperienza. La chiave per l’attacco sarà la creazione di gioco, visto che i tiratori ci sono (Justin Ahrens ha chiuso la stagione con 127 triple tentate e solo 7 tiri dentro l’arco, realizzando col 42.5%). Un jolly potrebbe essere Seth Towns, che l’anno scorso era atteso a una stagione di riscatto, ma che purtroppo è stato ancora condizionato dai problemi al ginocchio. Se in forma, può essere immarcabile, ma quel “se” è diventato ormai un problema cronico.
Giocatori in evidenza
Impossibile non partire da E.J. Liddell, che l’anno scorso ha registrato picchi di prestazione da primo quintetto Ncaa. Quest’anno Blue Ribbon in preseason lo inserisce nel secondo quintetto e le potenzialità ci sono tutte. Anche nella gara persa contro Oral Roberts, pur non brillando, è stato alla fine il migliore dei suoi, nonostante i continui raddoppi. Liddell è il classico mezzo lungo che sfrutta la sua mobilità contro i centri avversari, mentre si trova a suo agio in post basso e quindi è immarcabile da una guardia. Ha ovviamente limiti difensivi, che però maschera grazie a un grande fisico, ha buona mobilità laterale e buon tempismo. Al college gioca principalmente da ala grande, ma proiettandolo in ottica NBA, se il suo 33.8% dall’arco dovesse migliorare – e considerando l’aggressività che porta in dote – potrebbe essere un’ala piccola rognosa, capace di reggere bene i cambi difensivi.
L’altro giocatore dal quale potrebbero dipendere le sorti di Ohio State è Justice Sueing, transfer da California che l’anno scorso ha stupito a sprazzi grazie al suo talento. Il problema dell’ala piccola è proprio la continuità. Lui ad esempio è uno di quelli “spariti” nella gara persa contro Oral Roberts. Sueing sa fare tutto, ma niente in maniera eccezionale. Non troppo passatore, non troppo penetratore e non troppo tiratore. In compenso grazie alla sua velocità (diabolico in contropiede) e ai suoi 2 metri è una pedina fondamentale nello scacchiere difensivo dei Buckeyes. E nelle serate di buona (ha chiuso la stagione con il 36% dall’arco) diventa un problema per gli avversari. Probabilmente non da NBA, ma il classico giocatore che in Europa può farsi notare per la sua duttilità.
Big Ten Power Ranking
FASCIA 1
1. Purdue
2. Michigan
FASCIA 2
3. Ohio State
4. Illinois
FASCIA 3
5. Indiana
6. Michigan State
7. Maryland
8. Rutgers
9. Wisconsin
10. Iowa
FASCIA 4
11. Nebraska
12. Penn State
13. Northwestern
14. Minnesota
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