Chi sale
Gonzaga: la squadra migliore ha vinto la miglior partita giocata finora senza una delle sue stelle, cioè Killian Tillie, e si è giustamente presa la #1 del ranking anche se per pochissimi voti. Solo complimenti per Mark Few, che in realtà avrebbe bisogno anche di una benedizione visto che perderà per oltre un mese Geno Crandall per infortunio.
Loyola Marymount. Di sicuro non avete sentito parlare del senior James Batemon. Non fa giocate da HL, non la passa dietro la schiena, però è una PG tenace e sta guidando i Lions in questo avvio di stagione. Chiedere a UNLV e Georgetown per le conferme.
Ohio State. La squadra è prima in base al NET rating, che ha sostituito il vecchio RPI. Questa nuova valutazione tiene conto ovviamente dei risultati, ma anche del valore delle avversarie, di dove si è giocato, del margine di scarto e dei rating offensivo e difensivo. Insomma, è un indice di qualità. Il risultato è che il NET rating sostiene quello che abbiamo già scritto anche noi: Ohio State e coach Chris Holtmann sono sottovalutati.
Bol Bol (Oregon). Predica nel deserto e Oregon ogni tanto perde, anche contro squadre teoricamente ben più scarse come Texas Southern. Ma il figlio di Manute viaggia a 21+10 e quasi 3 stoppate con un clamoroso 7/13 da 3. Vedete voi.
Ja Morant (Murray State). La squadra è passata poco sui grandi schermi, anche perché la prima vera partita i Racers l’hanno giocata contro Alabama (persa). Questo però non ha permesso di osservare da vicino Ja Morant, il prospetto Nba di cui vi abbiamo già parlato, che sta crescendo di partita in partita.
Shamorie Ponds (St John’s). Non sono i quasi 34 punti di media nelle ultime due partite, né il 19/22 dalla lunetta (praticamente tira più liberi lui di tutta Villanova), è proprio l’atteggiamento in campo, il bidestrismo in penetrazione, la tranquillità nelle conclusioni.
Joey Brunk (Butler). Ha segnato in totale 47 punti nelle precedenti stagioni. Quest’anno siamo già a 57 in 6 partite con più minuti in campo e più tiri. Da sconosciuto a role player fondamentale sotto canestro.
Chi scende
La Salle. Che la squadra non fosse tra le eccellenze della A10 ci sta. Che iniziasse la stagione 0-7 no. Le sconfitte contro Lafayette e Drexel in casa sono state pesanti da digerire. E adesso arriva Villanova.
Vanderbilt. Senza Darius Garland la stagione prende tutta un’altra faccia. Fuori tutto l’anno è stata la sentenza di coach Bryce Drew dopo l’operazione al ginocchio sinistro. E la sua assenza si è sentita subito visto che i Commodores hanno perso l’imbattibilità contro Kent State.
Kipper Nichols (Illinois). Prestazioni sempre più deludenti per quello che doveva essere uno dei motori dell’attacco di Illinois. E nelle ultime uscite ha perso il posto in quintetto base.
KeVaughn Allen (Florida). Voto 4, come la media punti della guardia dei Gators nelle tre partite giocate contro squadre di livello (Florida State, Oklahoma e Butler). A Gainesville stanno ancora cercando il bandolo della matassa.