In generale, le prime apparizioni di Kon Knueppel in maglia Duke hanno convinto il giusto. Se nelle partite contro squadre fuori dalle power conference si è dimostrato decisivo, come per tutti i freshmen esiste anche un rovescio della medaglia. È vero, contro Arizona ha segnato due triple decisive in crunch time silenziando il palazzetto, ma le difficolta al tiro contro Kentucky e Kansas (1/8 e 0/8 da tre punti) stanno ferendo Duke più del dovuto.
Kon è il primo quattro stelle della Top 100 di ESPN, al numero 19. Nativo del Wisconsin, ha seguito le orme del padre (leading scorer di Wisconsin Lutheran fino al 2019) e della madre (leading scorer di Green Bay). Nonostante le forti radici nello stato e l’offerta dei Badgers, l’attrazione verso Duke è stata troppo forte. Knueppel ha deciso di raggiungere Cooper Flagg ai Blue Devils rifiutando Wisconsin, Alabama, Virginia, Notre Dame, Marquette, USC.
Un’ala tiratrice tecnica
Alto poco più di due metri e poco meno di cento chili sulla bilancia, il frame di Knueppel è in linea con la tipica ala tiratrice moderna. La sua qualità principale è la pulizia tecnica che, unita all’intelligenza cestistica, lo rende una minaccia da ogni punto del parquet.
Classico realizzatore su tre livelli, oltre a una meccanica di tiro veramente fluida – che da anni attrae gli scout alle sue partite dell’high school – il numero 7 stupisce per il controllo del corpo. Il suo footwork è decisamente sviluppato per la sua età e gli permette di essere la minaccia numero uno in uscita dai blocchi, flair o elevator che siano. Cestisticamente è un giocatore intelligente e riesce a leggere le difese con successo. Sia in situazioni di catch-and-shoot oppure movimento lontano dalla pala, sembra essere molto naturale nel prendere decisioni.
Se tutto ciò lo rende un attaccante di livello altissimo, la verticalità limitata gli impedisce di finalizzare contro rim protector puri, mentre qualche persa di troppo riduce la sua efficienza.
Gli stessi pregi e difetti hanno un impatto simile sulla metà campo difensiva. Knueppel sa come muoversi e sfruttare la comprensione del gioco, ma la mancanza di esplosività lo rende un bersaglio facile con una rapidità laterale non al livello dei suoi pari ruolo.
Il futuro vicino e lontano
Le prime stime lo piazzano tra la fine del primo giro e l’inizio del secondo al prossimo draft. Knueppel è un prospetto intrigante ma le sue apparizioni finora hanno creato diversi dubbi sulla tenuta al livello superiore. Il ceiling sembra limitato, nonostante fortissimi picchi in alcune categorie offensive.
Il quintetto titolare di Duke è molto fisico, con Flagg e Maluach in grado di alzare l’asticella e creare abbastanza scoring gravity per le operazioni senza palla di Kon. Jon Scheyer dovrà trovare un modo più efficiente di sfruttare tutto ciò per scatenare il numero 7, permettendogli di ricevere, mettere a posto i piedi e tirare, e soltanto occasionalmente portare palla nell’altra metà campo o tirare dal palleggio.
I Blue Devils attendono Auburn al Cameron Indoor Stadium, per un esame che sembra pesare un po’ di più di una normale partita di non-conference. Le sconfitte con Kansas e Kentucky di inizio stagione non sono soltanto un fardello mediatico sulla squadra, ma anche sull’individualità di Knueppel, che dovrà tirare fuori il meglio, come fatto contro Maine e Army.