Settimana succosa quella che va da lunedì 9 a domenica 15 dicembre, col calendario che regala interessanti scontri al vertice. Dalla #1 Louisville alla sorpresa Michigan, passando per Arizona e Texas Tech, con impegnati gli italiani Nico Mannion e Davide Moretti, ma non solo: Memphis continua a dover fare a meno della stella Wiseman, Butler e Baylor vogliono confermarsi nell’élite del college basketball.
Butler-Baylor, martedì 10 dicembre
In programma martedì al Ferrell Center, casa dei Bears texani, questa sfida tra Top 25 nasconde diverse trame. Butler sinora ha sempre lasciato il campo vittoriosa (9-0), proponendo un basket ragionato che la piazza al 13° posto in Division I per efficienza offensiva. Se gli avversari di novembre possono essere etichettati come abbordabili, le vittorie della settimana appena conclusa contro Mississippi e Florida hanno decisamente fatto rumore.
Altrettanto rumore hanno fatto le prestazioni del senior Kamar Baldwin, vera e propria forza della natura nonché principale arma a disposizione di coach Jordan: nella vittoria di nove punti sui Rebels, in trasferta, la guardia da Winder ha sfoderato una prestazione monstre da 31 punti con 11/16 dal campo, 6 rimbalzi, 3 assist e nessuna palla persa. Sarà interessante vederlo contrapposto all’altra guardia-tuttofare Jared Butler che, assieme a MaCio Teague, sembra aver preso in mano Baylor, mentre il lungo Tristan Clark (tra i migliori del panorama collegiale) continua a combattere coi guai fisici.
Pur senza la sua stella, coach Scott Drew ha messo in piedi una squadra solida e temibile innanzitutto in difesa, formidabile nello sporcare i possessi avversari, ma anche con ottime doti a rimbalzo offensivo. Dopo lo scivolone di inizio novembre contro Washington, Baylor ha fatto fuori Villanova (87-78) ed Arizona, scalando la Top 25. La terza vittoria di prestigio nel giro di venti giorni manderebbe un segnale deciso a Kansas e a tutta la Big 12.
Louisville-Texas Tech, martedì 10 dicembre
Louisville è la squadra del momento. I Cardinals hanno scalato il ranking, svettano per statistiche offensive e difensive e, dopo aver placato (pur con una prestazione non stellare) il fuoco vivo di Michigan, si apprestano ad affrontare il Jimmy V Classic nella splendida cornice del Madison Square Garden.
A New York i ragazzi di Chris Mack arriveranno da imbattuti (9-0), sulle ali di un Jordan Nwora devastante: spiccate doti difensive, tanti punti nelle mani e letture brillanti nonostante l’aria spaesata, difficilmente la PF nigeriana finirà fuori dal primo giro al prossimo Draft NBA.
Ad incrociare le armi con Louisville sarà la Texas Tech di Davide Moretti. Arrivati a un passo dal titolo lo scorso anno e partiti con la numero 8 del ranking, i Red Raiders hanno vissuto un periodo da incubo, perdendo tre partite consecutive (tra cui due all’overtime con Creighton e DePaul) e scivolando fuori dalla AP Poll. Il Jimmy V è l’ultimo test importante prima dell’inizio di una Big 12 che si preannuncia caldissima, e un upset (per quanto improbabile) restituirebbe linfa a una squadra spaesata.
Gonzaga-Arizona, sabato 14 dicembre
Da un italiano a un altro. Arizona, di cui Nico Mannion è sempre più leader, ha conosciuto la prima battuta d’arresto contro Baylor in una partita in cui ha rincorso sin dalla palla a due e in cui lo stesso Mannion ha tirato male (3/14 dal campo), al pari dell’amico Josh Green.
L’occasione per reagire arriva però già alla fine di questa settimana: sabato sera i Wildcats ospiteranno Gonzaga e la sfida si preannuncia molto equilibrata. I Bulldogs, tra i migliori sei attacchi della nazione, si sono messi in mostra estromettendo Oregon dal Battle 4 Atlantis in una delle più belle partite dell’anno sinora, salvo poi perdere sonoramente contro Michigan in finale. Coach Mark Few continuerà verosimilmente a cavalcare la tecnica di Petrušev, ma sarà anche interessante vedere come procederà il reinserimento di Killian Tillie, da cui tutti si aspettano ancora il primo vero acuto stagionale. Per inciso, la sfida di Tucson sarà il fulcro di una dieci giorni da urlo per gli Zags, che giocheranno anche contro Washington (prima) e UNC (dopo).
Oregon-Michigan, sabato 14 dicembre
Da unranked a #4 nell’ultima Top 25: Michigan è la sorpresa di questo primo mese. Gli scalpi collezionati da coach Juwan Howard sono già notevoli: Iowa State, North Carolina, Gonzaga e Iowa le ultime vittime. L’unica sconfitta stagionale è arrivata per mano di Louisville, che ha imbrigliato i Wolverines in una partita a basso ritmo e basso punteggio.
A trascinare il programma sono i senior Zavier Simpson e Jon Teske, che sabato sera se la vedranno con altri due giocatori all’ultimo anno di college basketball: Payton Pritchard e Shakur Juiston, perni di Oregon. I Ducks vengono da un momento di difficoltà, dopo sei vittorie a inizio anno (tra cui quelle con Memphis, Houston e Seton Hall), due sconfitte di misura in due giorni, al cospetto di Gonzaga prima e North Carolina poi, solo parzialmente mitigate dalla valanga di ieri contro Hawaii (89-64). Una settimana intera di allenamento permetterà a coach Dana Altman di preparare al meglio una delle partite più importanti dell’anno.
Memphis-Tennessee, sabato 14 dicembre
Sabato 14 dicembre si conferma una delle giornate più interessanti della fase di non-conference di questa stagione: la terza sfida tra squadre della Top 25 sarà quella tra Memphis e Tennessee. I Tigers, travolti dai risvolti legali e dalle polemiche legate al caso-Wiseman, dovranno fare a meno della propria stella ancora per circa un mese. Il suo posto da go-to-guy, però, è stato egregiamente ricoperto da Precious Achiuwa, lungo atletico dalle mani dolci che, sia da 4 che da 5, funge da vero catalizzatore di gioco.
Dopo la sconfitta di metà novembre contro Oregon – l’unica in questa stagione – Penny Hardaway affronterà il secondo test probante della sua stagione: la sua pallacanestro di corsa e transizione dovrà vedersela con quella lenta, di posizione dei Volunteers, che come da direttive di coach Rich Barnes tendono a cercare di far impantanare gli avversari nella propria difesa. Se il backcourt spicca per esperienza, coi senior Lamonte Turner e Jordan Bowden, davanti sono i freshman Josiah-Jordan James e Olivier Nkamhoua a garantire fisicità e presenza al frontcourt. Stili di gioco a confronto, in palio c’è una vittoria che potrebbe valere la conferma ai piani alti della Top 25.
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— Memphis Basketball (@Memphis_MBB) December 8, 2019