La Lottery NBA è l’evento che ogni anno dà un ordine preciso a quelle congetture chiamate Mock Draft. Per il quarto anno di fila, ovvero da quando hanno ritoccato le percentuali per evitare il tanking selvaggio, la squadra con il peggior record in NBA non sceglierà alla 1. Saranno gli Orlando Magic per la quarta volta volta nella loro storia a scegliere la prima scelta assoluta.
La lotta per la #1
Shaquille O’Neal, Chris Webber e Dwight Howard. Queste sono state le prime scelte assoluta dei Magic che sono sempre valse un viaggio alle Finals negli anni a seguire. Quest’anno la lotta è più agguerrita che mai: era dal 2013 che non c’era così incertezza intorno alla #1. Tre giocatori per un posto solo: Jabari Smith, Chet Holmgren e Paolo Banchero. Un two-way moderno, un possibile unicorno e un’arma offensiva micidiale. Su chi andranno i Magic? Il GM John Hammond è un feticista degli unicorni: a Milwaukee scelse prima Giannis Antetokounmpo e poi Thon Maker. Nel 2018 ad Orlando ha scelto uno come Mo Bamba e, per chiudere questo ideale cerchio fatto di geniali scelte e tonfi clamorosi, la scelta più ovvia sembrerebbe quella di Chet Holmgren.
I Magic hanno investito le scelte degli ultimi anni su giocatori come Jalen Suggs, Franz Wagner, Chuma Okeke, Jonathan Isaac e il centro di Gonzaga, oltre ad essere molto amico di Suggs, sembra essere un perfetto complemento per questa foresta di braccia lunghe e corpi mobili. C’è anche da dire che Orlando non sembra avere uno scorer affidabile e l’idea di prendere uno come Jabari Smith in grado di garantirgli una buona dose di versatilità difensiva unita ad un possibile futuro da prima opzione offensiva potrebbe essere allettante. Anche perché Isaac non gioca dalla Bolla del 2020 e ultimamente sembra più concentrato a fare da profeta anti-vaccinista.
E Banchero?
La questione è complessa e si presta a diversi tipi di analisi. L’ala di Duke ha prontamente fatto sapere al mondo di considerarsi il giocatore più forte di questa classe, ma la realtà potrebbe presentargli un conto salato. Sicuramente non sembra avere quella versatilità difensiva richiesta dai Magic, anche se la presenza di un difensore nella media si potrebbe anche sopportare. Oklahoma City, che sceglie alla #2, ha il tempo da dedicare a prospetti grezzi, come Holmgren, o dal maggior potenziale, come Smith, perché hanno 19 prime scelte nei prossimi quattro anni e quindi margine di errore. Arriviamo quindi a Houston che sceglie alla #3. Una squadra che ha in Jalen Green la sua futura stella polare e che sta provinando i giocatori da mettergli intorno.
Banchero potrebbe essere un partner offensivo di livello per lui con cui condividere le responsabilità offensive, peccato che nessuno dei due sembri molto interessato alla difesa e che i Rockets abbiano un trio di ali forti come Sengun, Garuba e Wood che sembra intasare le zone di campo in cui l’italo-americano dà il meglio di sé. Non a caso gira voce che Houston sia pronta anche a scambiare questa scelta.
Sacramento sceglie alla #4 e, oltre ad essere il posto peggiore dell’NBA nell’ultimo decennio, ha appena preso Domantas Sabonis alla Trade Deadline che giocherebbe nello stesso ruolo di Banchero. I Kings potrebbero optare o per un partner di Fox come Jaden Ivey o Shaedon Sharpe oppure per un complemento del figlio di Arvydas come Keegan Murray. Arriviamo alla 5, ovvero a Detroit, un posto che potrebbe giovare a Banchero per due motivi. Il primo le motivazioni: se ti senti il giocatore più forte del Draft e vieni scelto alla 5, la voglia di rivalsa potrebbe dargli il fuoco necessario per migliorare. Il secondo è l’ambiente: Cade Cunningham, Saddiq Bey, Killian Hayes, Isaiah Stewart e un coach come Dwayne Casey da sempre attento allo sviluppo dei giovani. La presenza di Jerami Grant non dovrebbe essere un ostacolo dato che l’ex Denver è sul mercato.
Gli altri
Sacramento ha fatto saltare il banco: aveva il settimo record peggiore ed è salita fino alla 4, facendo perdere quota ai Detroit Pistons. Dopo la 5, l’ordine di scelta segue il record della stagione che si sta per concludere. Indiana alla 6 è alla ricerca di una bocca da fuoco da mettere vicino a Tyrese Haliburton e la potrebbe trovare in A.J Griffin, Portland alla 7 vuole dare speranza a Damian Lillard con un giocatore pronto all’uso come potrebbe essere Keegan Murray, se dovesse scendere fin qui, o Bennedict Mathurin, nel mirino anche di New Orleans che sceglie alla 8. San Antonio ha tre scelte al primo giro, la più alta è la 9. Lo scorso anno rischiarono con Josh Primo, quest’anno si vocifera di un innamoramento per Leonard Miller, guardia canadese di 210 cm che, prima di essere riconosciuto come eleggibile, sarebbe dovuto andare a Kentucky o ad Arizona oppure ancora nella G League. Washington alla 10 potrebbe puntare su un usato sicuro come Johnny Davis.