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La squadra
“I ragazzi sono consapevoli delle aspettative, ma più di ciò che dicono i media, a me interessa cosa si aspettano da se stessi sia individualmente che come squadra”. Parole di coach Fran McCaffery che non nascondono le ambizioni dei suoi Hawkeyes. Iowa quest’anno è una seria candidata al titolo Ncaa, ma già solo arrivare alla Final Four permetterebbe di aggiornare l’album dei ricordi fermo, in tal senso, al 1980. L’attacco è micidiale, a maggior ragione con i ritorni di Luka Garza e Joe Wieskamp, e il rientro dell’infortunato Jordan Bohannon.
L’anno scorso l’attacco di Iowa si è piazzato alla #5 su KenPom per Adj. Efficiency (117.3) e alla #3 nel rapporto assist/canestri segnati, oltre a essere #6 in Division I per Assist/Turnover Ratio (1.43). Segni di una squadra offensivamente ben oliata, con i giocatori che si cercano e si trovano senza forzare mai la giocata.
Tutto ruota intorno a Garza, bravo non solo a prendere posizione in post basso ma anche a smistare il pallone verso il perimetro. Questo permette ai tanti tiratori di appostarsi sull’arco. C.J. Fredrick (10.2 punti di media con il 46.1% da tre su 4.1 tentativi) è stato tra quelli che hanno maggiormente beneficiato di queste situazioni. Non a caso è stato il freshman con la miglior percentuale dalla lunga distanza nella storia degli Hawkeyes.
L’attacco luccica abbastanza da far impallidire anche squadre offensivamente promettenti come Illinois e Michigan State nella Big Ten, ma la difesa può essere la grande piaga di questa formazione (terzultima nella Big Ten per Adj. Defense). Il rientrante Jack Nunge ha giocato solo cinque gare nella passata stagione causa infortunio. Porterà centimetri e solidità al reparto lunghi. Ma Iowa non difetta a rimbalzo, quanto nel contenere gli uno-contro-uno degli esterni.
Il sophomore Joe Toussaint è a vista d’occhio il miglior difensore (secondo nella Big Ten per Stl%), dunque non meravigliatevi se guadagnasse ancor più spazio e fiducia. Importante nelle rotazioni sarà il versatile, nonché figlio del coach, Connor McCaffery (6.2 punti, 4.0 rimbalzi, 4.0 assist), mentre ad allungare il reparto guardie è arrivato Ahron Ulis, fratello di quel Tyler ex Kentucky, anche lui interessante dal punto di vista offensivo.
Starting Five
G – Jordan Bohannon – R-Sr, 1997, 185 cm
G – CJ Fredrick – R-So, 1999, 190 cm
F – Connor McCaffery – R-Jr, 1998, 195 cm
F – Joe Wieskamp – Jr, 1999, 198 cm
C – Luka Garza – Sr, 1998, 211 cm
Giocatori in evidenza
Luka Garza (23.9 punti, 9.8 rimbalzi, 1.8 stoppate) è considerato il principale candidato per il National Player of the Year (e non poteva che essere il #1 nella nostra Top 10 lunghi). Ha avuto cifre incredibili, perennemente in doppia-doppia (15), e quest’anno non dovrebbe essere da meno. Non il massimo dell’atletismo, ma è un lungo tosto. In estate si è messo a lavorare sui suoi punti deboli: velocità laterale e tiro dalla lunga distanza. Ad oggi è una micidiale arma offensiva: bravo a sfruttare i movimenti senza palla per liberarsi vicino al canestro, sfruttando la sua combinazione di rapidità di piedi e finte per eludere la marcatura degli avversari. McCaffery si aspetta che migliori anche nella percentuale da due punti, perché l’ultima stagione è stato spesso costretto a giocare intere gare (risentendone fisicamente nei finali) e a prendersi tiri forzati.
Joe Wieskamp (14.0 punti, 6.1 rimbalzi), menzione d’onore nella Top 10 ali, è stato il secondo Hawkeye per punti e rimbalzi nella passata stagione. Ala piuttosto completa e versatile, è utilizzato soprattutto da 4 tattico per la sua capacità di aprire il campo con il tiro da tre (38.4% su 4.4 tentativi in carriera) e di lottare a rimbalzo. È una garanzia dalla lunetta (85.6%) ma lo è meno in termini di costanza, cosa che rappresenta il suo più grande neo.
Jordan Bohannon (8.8 punti, 3.3 assist) sarà il giocatore in più di Iowa in questa stagione. Lo scorso anno ha giocato solo 10 gare prima di di sottoporsi a un’operazione all’anca destra (in estate aveva già subito quella all’anca sinistra). Decisione sofferta, ma necessaria: oggi dice infatti di essere in uno stato di forma mai avuto prima. Giocatore di grande personalità, che non rifiuta mai di prendersi la scena, è creativo e cinico. Nelle sue prime due stagioni, prima di avere problemi fisici, tirava da tre con un impressionante 42.3% su 6.5 tentativi: se tornasse a quelle percentuali, darebbe una spinta ulteriore alla squadra.
Curiosità
Fran McCaffery siede da undici stagioni sulla panchina di Iowa e, oltre ai risultati sportivi e al fatto di essere molto attivo nella raccolta fondi contro il cancro, è famoso per il carattere irascibile – gli arbitri sono il bersaglio prediletto – e le buffe espressioni facciali. Basta fare una rapida ricerca su Google per rimanerne impressionati. Una carrellata di smorfie d’ogni tipo: bocca spalancata, denti stretti, ce n’è per tutti i gusti. Qualcuna è addirittura finita su qualche t-shirt. Guardare per credere.