Tiro, rimbalzi e atletismo. Questa è la ricetta di Moses Moody per provare a portare in alto Arkansas e guadagnarsi una lottery pick al Draft.

Tiro, rimbalzi e atletismo. Questa è la ricetta di Moses Moody per provare a portare in alto Arkansas e guadagnarsi una lottery pick al Draft.
Sandro Mamukelashvili ha preso per mano Seton Hall e guida la nostra Top 5 europea d’inizio stagione. Chi c’è a seguirlo?
Lavora duro, sa fare di tutto e ha i crismi della lottery pick. Prima del Draft, per Scottie Barnes, c’è però da aiutare FSU a vincere.
Arrivato a Gonzaga da specialista, Corey Kispert è diventato un’arma offensiva completa: su di lui ora sono accesi anche i riflettori NBA.
Magari Georgia non farà proprio sfracelli ora, ma il futuro le sorride con Toumani Camara. Sempre che il belga non parta prima per la NBA…
Javonte Perkins è l’attaccante di riferimento, Jordan Goodwin è il leader emotivo. Sono loro i perni di una Saint Louis da Top 25.
Gli Hoosiers puntano al Torneo, dove mancano da cinque anni. Come? Con uno dei migliori lunghi della Big Ten, Trayce Jackson-Davis.
Il centro di Iowa sta battendo un record dopo l’altro. Luka Garza non è considerato una star da Nba, ma sa giocare a basket come pochi.
Un po’ piccolo e un po’ lungo. Difende e segna. Eugene Omoruyi ispira paragoni di ogni sorta: più androide o più mashup di supereroi Marvel?
Esterno di 2.06 con mano dolce e tanto potenziale Nba, Greg Brown è lo scorer che mancava a Texas per fare strada al Torneo.
Taglia piccola, cuore grande, cervello enorme: Jacob Gilyard è una delle migliori point guard della NCAA e un rubapalloni da record.
È alto 224 cm e ha iniziato a giocare nel 2017. Praticamente è arrivato a Purdue per caso. Poi Zach Edey ha incantato a suon di prestazioni.
Ha la fame di chi vuole emergere e i mezzi per farlo: James Bouknight sembra in grado di farsi trovare pronto all’appuntamento col Draft.
Per Evan Mobley c’è chi scomoda paragoni con Anthony Davis e Tim Duncan. Per ora però lui fa parlare solo il campo. E lo fa alla grande.
Leggero e pesante, calmo e aggressivo. Cade Cunningham non conosce contraddizioni col pallone in mano. Solo assist e canestri.
Una guardia di 203 cm cresciuto da due militari già utile in difesa e a rimbalzo. A Ziaire Williams manca solo continuità da 3. Poi sarà NBA.
Marcus Carr è la migliore guardia di cui nessuno sta parlando. Almeno per ora, perché può trasformare Minnesota in una bella mina vagante.
La saga di Charles Bassey, dalle strade di Lagos al futuro Draft NBA, superando lutti, scandali e un brutto infortunio.
Josh Christopher è una fialetta di nitroglicerina. Arizona State e Bobby Hurley stanno dimostrando di saperla maneggiare con cura.
Ventelli in serie e rimbalzi in doppia cifra. Ma è alto 196 cm (scarsi). Terry Taylor è il giocatore più strano e devastante delle mid-major.