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West – Ohio fa la festa a Virginia, il Covid la fa a VCU

Ohio Virginia festeggiamenti
Autore: Riccardo De Angelis
Data: 21 Mar, 2021

Un solo upset, ma in un tabellone dal quale le mid-major escono a testa alta: Ohio fa fuori Virginia, UC Santa Barbara e Eastern Washington fanno sudare Creighton e Kansas, la GCU di Alessandro Lever si batte ma Iowa è troppo per lei. E infine, purtroppo, c’è il Covid a tenere banco nel primo turno della West Region, con VCU costretta a dare forfait.

 

#1 Gonzaga – #16 Norfolk State 98-55
#2 Iowa – #15 Grand Canyon 86-74
#3 Kansas – #14 Eastern Washington 93-84
#13 Ohio – #4 Virginia 62-58
#5 Creighton – #12 UCSB 63-62
#6 USC – #11 Drake 72-56
#7 Oregon – #10 VCU non disputata
#8 Oklahoma – #9 Missouri 72-68

 

Upset riusciti

L’unico upset della West Region non è poi così sorprendente. Virginia non ha mai convinto, la sua difesa non è quella di sempre e inoltre si trovava in un periodo difficilissimo, priva di Justin McKoy e senza allenamenti nell’ultima settimana.

Questo però non deve far passare in secondo piano i meriti di Ohio, che ha confermato di essere squadra superba nella metà campo d’attacco, con Jason Preston che ha fatto quel che ci aspettavamo da lui, ossia brillare sul palco che merita di calcare. Per lui, 11 punti, 13 rimbalzi e 8 assist, con giocate di classe in tutta la gara, specie nelle vesti di passatore. Ci siamo abituati ormai, ma quanto è bello ammirare il polso col quale gestisce la partita, anche una nella quale c’è stato a lungo da rincorrere nel punteggio.

Non ci scordiamo di certo dell’altra stella dei Bobcats, Ben Vander Plas: 17 punti per lui e canestri in serie – pesantissimi – nel parziale di secondo tempo che ha ribaltato l’inerzia della gara in favore di Ohio.

 

Upset sfiorati

Kansas la sfanga, ma gli ingredienti per un upset c’erano tutti. Orfana di Wilson ed Enaruna, ha visto Eastern Washington tirare col 50% dal campo, trainata da Tanner e Jacob Groves: 58 punti in due, col primo capace di registrare un career-high da 35 punti grazie a mani educate per seminare il panico in area e pungere dalla distanza (5/11 dall’arco). Tra un Christian Braun che non ci prende (2/11 dal campo) e i problemi di falli di Marcus Garrett (23 punti comunque per lui alla fine), KU ha trovato risorse salvifiche dalla panchina: 22 punti e 9 rimbalzi per il rientrante David McCormack; 13 con 3/4 da tre per Dajuan Harris, autore di due canestri importantissimi per il parziale decisivo (14-5) a metà secondo quarto.

Creighton se l’è vista anche più brutta di Kansas. Pessima dall’arco (28%), ha rischiato di pagare caro l’orrenda giornata del suo specialista, Mitch Ballock (1/7). Alla fine, contro UC Santa Barbara, a deciderla è stata chi ha mostrato lucidità nelle azioni conclusive. Ghiaccio nelle vene per Christian Bishop (15 punti, 11 rimbalzi), autore dei liberi del sorpasso a 16 secondi dalla fine, proprio lui che ha circa il 57% in stagione a cronometro fermo. Tutt’altro che freddo, invece, Amadou Sow, cioè l’uomo che l’ha mandato in lunetta e che ha poi fallito il possibile game winner. Peccato per UCSB e per JaQuori McLaughlin (13 punti, 6 rimbalzi, 7 assist). Marcato stretto, raddoppiato, pochi tiri a disposizione, ma bravissimo a distribuire dall’inizio alla fine. Decision-making d’alto livello per una vera perla delle mid-major.

 

Upset tuttalpiù immaginati

Iowa e USC passano entrambe il turno con autorità, ma in gare dall’andamento diverso. La prima è stata costantemente in controllo contro Grand Canyon, navigando sempre sulla doppia cifra di vantaggio e sfoderando le sue tante armi offensive: 53.7% dal campo e un Luka Garza (24 punti) indemoniato, nei fatti e nello sguardo, sin dal primo pallone toccato. Tanto di cappello a GCU: non ha mai mollato, anche col suo Asbjørn Midtgaard con due falli a carico dopo 5 minuti (bravo Gabe McGlothan a portare energia e punti dalla panca). Il nostro Alessandro Lever chiude con 13 punti, ma trovando il proprio flow realizzativo solo a metà secondo tempo (1/7 al tiro all’intervallo). Peccato.

Dopo un primo tempo intenso ed equilibrato fra USC e Drake, nel secondo si sono visti solo i Trojans, che hanno sfruttato alla perfezione il proprio vantaggio fisico in difesa: 7 stoppate in tutto e solita prova dominante di Evan Mobley, che chiude con 17 punti, 11 rimbalzi e un controllo totale sulla gara. Per i Bulldogs è stato assolutamente impossibile trovare un tiro comodo dopo l’intervallo, ragion di più per fare un applauso all’ottimo Joseph Yesufu (18 punti all’intervallo, 26 alla sirena per lui).

 

Upset nemmeno sognati

Gonzaga ha fatto Gonzaga, cioè ha segnato a valanga e registrato lo scarto più ampio fra tutte le partite del primo turno (98-55 su Norfolk State). Al secondo turno trova Oklahoma, che l’ha spuntata su Missouri in una sfida dura, intensa ed equilibrata fino alla fine. Orfani di De’Vion Harmon, i Sooners sono stati guidati dall’ottima prova di Austin Reaves e Brady Manek (42 punti in totale). Bravissimi a reagire alle difficoltà degli ultimi tempi, ma basterà con gli Zags? Assai difficile.

La dura legge del Covid

Sapevamo che sarebbe stato un Torneo strano. Purtroppo è successo quel che speravamo non dovesse accadere: una squadra è stata estromessa dal tabellone senza poter mettere piede in campo. VCU ha dovuto dare forfait, lasciando che Oregon passasse il turno, per colpa di alcuni test Covid risultati positivi negli scorsi due giorni. Semplicemente tremendo chiudere una stagione in questo modo.

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