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Le migliori 10 guardie della Ncaa 2020-21

Jared Butler Baylor at Texas guardie della Ncaa
Autore: Isabella Agostinelli
Data: 21 Nov, 2020

Le guardie della Ncaa sono proprio da tenere d’occhio, perché buonissima parte dei giocatori che promettono grande impatto quest’anno appartengono alla categoria. Qui di seguito trovate la nostra Top 10 del ruolo, riservata ai returning players (dei freshmen, invece, ce ne siamo già occupati qui).

 

1. Jared Butler

BAYLOR – Jr. – 191 cm, 88 kg
16.0 PTS, 3.2 REB, 3.1 AST, 1.6 STL

Unfinished business. Con queste parole la stella dei Bears ha annunciato il suo ritorno a Waco, facendo schizzare alle stelle la valutazione della squadra. È stato protagonista di una stagione da sophomore eccezionale ed è la guardia che probabilmente offre il pacchetto più completo in tutta la Ncaa. Maturità e personalità da leader, sa difendere, tirare dalla distanza (38.1% da tre su ben 6.7 tentativi), possiede una grande varietà di soluzioni nell’uno-contro-uno, il che ne fa uno scorer di primo livello. Come ball handler principale sa coinvolgere i compagni, ma come realizzatore è in grado di rendersi pericoloso anche lontano dal pallone.

2. Ayo Dosunmu

ILLINOIS – Jr. – 196 cm, 91 kg
16.6 PTS, 4.3 REB, 3.3 AST, 0.8 STL

Anche lui aveva pensato al Draft dopo un gran bel secondo anno. Combo guard (più 2 che 1) dinamica ed esplosiva, longilineo e di buona taglia per il ruolo, dal palleggio è assolutamente imprendibile, grazie a un eccellente uno-contro-uno e a un primo passo fulmineo. La squadra infatti si rivolge automaticamente a lui quando l’attacco stagna o quando c’è da decidere un finale tirato. Oltre ai punti messi in cascina, ha statura e doti atletiche per essere efficace a rimbalzo. Per consolidarsi ad alto livello, deve però mostrare più affidabilità nelle conclusioni da piazzato e molta più disciplina nella metà campo difensiva.

3. Marcus Zegarowski

CREIGHTON – Jr. – 188 cm, 82 kg
16.1 PTS, 3.8 REB, 5.0 AST, 1.1 STL

“Sono sottomisura, sono per il 75% bianco e ho le lentiggini”. Il fratellino di Michael Carter-Williams sa di non avere l’aspetto o i mezzi tipici dei suoi rivali, ma quello che non gli manca è la voglia di battersi in campo: “Quando gioco, dicono che sembro sempre arrabbiato, ma sono solo competitivo”. L’anno scorso le sue percentuali sono state tra le migliori della D-I, emergendo come cecchino di prima fascia dall’arco dei tre punti (42.4%). In grado di crearsi spazio per il jumper anche da solo, è anche un abile floor general capace di giocare a velocità diverse. Insomma, è soprattutto grazie a lui se l’attacco di Creighton è di élite.

4. Marcus Garrett

KANSAS – Sr. – 196 cm, 88 kg
9.2 PTS, 4.5 REB, 4.6 AST, 1.8 STL

L’etichetta di guru difensivo ben si addice alla guardia più atipica della nostra lista. Dotato di una memoria di ferro (si ricorda gli esiti di tutte le sue giocate in difesa), dedica molto tempo allo studio degli avversari e, cosa più importante, ha grande tempismo in tutte le sue letture difensive. Con lui però il discorso non finisce qui, perché è stato e sarà ancora una pedina fondamentale dell’attacco di Kansas. Basti pensare che, pur non essendo stato il principale portatore di palla dei Jayhawks nella scorsa stagione, era primo in squadra per numero di assist e ha messo insieme un ottimo 2.7/1 di assist-turnover ratio.

5. Remy Martin

ARIZONA STATE – Sr. – 183 cm, 79 kg
19.1 PTS, 3.1 REB, 4.1 AST, 1.5 STL

Remy Martin è sinonimo di carisma e canestri in casa Sun Devils: l’anno scorso infatti è stato il secondo miglior realizzatore della Pac-12 e, potendo giocare in piena libertà, è una spina nel fianco come pochi in attacco. Da vero leader, inoltre, le sue partite migliori sono arrivate nei match importanti: i 31 punti e 8 assist contro Arizona ne sono un chiaro esempio. Ciò che lo contraddistingue è la caparbietà: nonostante i pochi centimetri, in difesa fa sentire la sua presenza e in attacco riesce spesso ad arrivare fino al ferro. Quando vuole, sa anche come coinvolgere i compagni: due anni fa era primo nella Pac-12 per Assist Rate.

6. Collin Gillespie

VILLANOVA – Sr. – 191 cm, 86 kg
15.1 PTS, 3.7 REB, 4.5 AST, 1.2 STL

Grande carattere e intelligenza innata, è il leader dichiarato dello spogliatoio ed è una PG che con il pallone in mano sembra un vero prestigiatore, fra finte e trucchetti vari. Il suo marchio di fabbrica è il jump stop con cui spiazza l’avversario, concludendo in zingarata o fingendo un tiro per poi scaricare palla. Cresciuto anno dopo anno, interpreta bene la pallacanestro di Jay Wright: in attacco, ha polso in regia e un jumper tecnicamente molto bello (sia in uscita che in arresto-e-tiro), mentre in fase difensiva lotta su ogni blocco. Tutto questo lo attesta al top fra i pari ruolo Ncaa, proprio lui che rischiava di finire in Division II.

7. Joël Ayayi

GONZAGA – R-Jr. – 196 cm, 82 kg
10.6 PTS, 6.3 REB, 3.2 AST, 1.3 STL

Il numero 1 della nostra Top 30 europea è una combo guard dal grande QI cestistico che risponde presente se c’è da segnare nei momenti importanti, essendo il tipo di giocatore che sguazza nei livelli di stress alti all’interno della partita. Nasce come PG – cosa resa evidente dalle sue ottime doti di passaggio – ma da diversi anni si sta impegnando per essere efficace anche off-the-ball. Valido quando c’è da attaccare il canestro, il tiro da tre invece non è mai stato la sua specialità, però ha dato buoni segnali l’anno scorso. In difesa si fa sentire grazie a braccia lunghe e mani attive, ma deve diventare più solido sotto altri aspetti.

8. Marcus Carr

MINNESOTA – R-Jr. – 188 cm, 88 kg
15.4 PTS, 5.3 REB, 6.7 AST, 0.9 STL

I Gophers hanno molte incognite ma anche il potenziale per sorprendere, soprattutto grazie a lui. A settembre, compagni e staff si sono trovati di fronte un giocatore differente, soprattutto fisicamente: più strutturato e più veloce, soprattutto in quel primo passo che era già un suo marchio di fabbrica. È parecchio meno quotato di altri ma può seriamente ambire a essere il POY della Big Ten, unendo i progressi appena citati ad altre qualità consolidate: la spiccata visione di gioco, l’efficienza come ball handler principale (pochissime perse nonostante i tanti palloni gestiti) e il sangue freddo di chi sa ergersi a protagonista nei momenti più delicati.

9. Kihei Clark

VIRGINIA – Jr. – 175 cm, 73 kg
10.8 PTS, 4.2 REB, 5.9 AST, 1.2 STL

È il faro dell’attacco per dettatura dei ritmi e distribuzione del gioco (#13 per Assist Rate in Division I). Dalla taglia minuta non si direbbe, ma in difesa svolge abbondantemente il suo compito, pur all’interno degli elevatissimi standard di Virginia. Tutto questo ne fa una pedina imprescindibile e raramente viene fatto sedere in panchina (ben 37.1 minuti di media l’anno scorso e anche da matricola giocava tanto, cosa insolita a UVA). Nella prima metà della scorsa stagione aveva faticato, dovendosi sobbarcare più responsabilità realizzative del dovuto: ora però può trovare la consacrazione in un contesto più ricco di opzioni offensive.

10. Jalen Crutcher

DAYTON – Sr. – 185 cm, 79 kg
15.1 PTS, 3.2 REB, 4.9 AST, 0.8 STL

Se l’anno scorso il suo talento è stato un po’ messo in ombra da Obi Toppin, ora i riflettori a Dayton sono giustamente tutti per lui, essendo stato una pedina fondamentale nel costruire l’attacco più efficace della Ncaa (#2 per Adj. Offense e #1 per eFG%). La scorsa stagione, non a caso, era fra i primi dieci della Atlantic 10 per punti, assist e tiri da tre realizzati. Solidissimo nella gestione dei palloni, dal punto di vista realizzativo è una minaccia completa: letale sia nel tiro da fuori (42.4%) che dalla lunetta (86.9%) e pericoloso quando attacca il canestro. È difficile trovare attrazioni migliori al di fuori delle Power 6.

Menzioni d’onore

Ochai Agbaji, Kansas
Geo Baker, Rutgers
James Bouknight, UConn
Caleb Mills, Houston
Ja’Vonte Smart, LSU

 

Copertina: Photo by Chris Covatta / Getty Images

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